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Escursioni con la tenda? Qualche consiglio

Arriva il caldo, cresce la voglia di passare il tempo all’aria aperta e, magari, sotto le stelle. In città l’illuminazione le spegne, ma basta fare qualche passo sui sentieri di Alpi e Appennini per ritrovarsi di fronte all’immensità dell’universo. Una trapunta costellata da migliaia di puntini luminosi capaci di alimentare l’immaginazione e farci tornare bambini.

Beh, se queste sono le sensazioni che andate cercando non potete fare altro che prendere zaino, tenda e sacco a pelo e salire verso l’alto per godervi un bel trekking in autonomia. Di giorno si cammina e di notte si dorme in tenda, non prima però di aver assaporato l’atmosfera del tramonto e della notte che in quota, ve lo assicuriamo, è più accesa che mai.

Vediamo insieme qualche consiglio per le prime esperienze in tenda.

Essenzialità

Cimentarsi in escursioni di più giorni con la tenda significa lasciare a casa ogni cosa che potrebbe risultare superflua, rinunciare a qualche comodità e trovare dentro di se un buon spirito di adattamento. Già la tenda di per se costituisce un buon peso, anche se in commercio esistono modelli molto leggeri, se riempiamo lo zaino con suppellettili non essenziali tutto quel peso andrà a gravare su schiena e gambe con il risultato che ci troveremo presto stanchi e la nostra esperienza diventerà una piccola tortura.

Come scegliere la tenda

In commercio esistono decine di tende, ognuna con la sua caratteristica e il suo terreno di utilizzo. Ovviamente la tenda va scelta in base al numero di partecipanti, anche se è consigliabile evitare di portare in cammino tende adatte a ospitare un numero maggior di 4 persone, a causa del peso. L’ideale è quello di avere con se più tende da 2-3 posti.

Non esistono tende universali per ogni utilizzo. Bisogna quindi valutare attentamente le possibili condizioni che si potrebbero incontrare e sulla base di questo fare una valutazione. Freddo, caldo, pioggia, vento sono fattori che influenzano la struttura della tenda. Se non si è esperti meglio farsi consigliare dal negoziante di fiducia a seconda delle proprie esigenze.

Sacco a pelo

Altro punto fondamentale quando si vuole campeggiare è il sacco a pelo, che rappresenta la nostra coperta durante l’escursione. Come per le tende anche i sacchi a pelo non sono universali, ma variano a seconda delle proprie esigenze. L’obiettivo è trovare il sacco più leggero e al contempo confortante in base al tipo di condizioni che si andranno a incontrare. Per non rischiare di passare la notte insonne è bene valutare con attenzione la temperatura di comfort del sacco. Oltre a questa caratteristica è bene fare una buona scelta tra fibra sintetica e piumino. I primi assorbono poca umidità, sono quindi adatti a climi umidi e piovosi; i secondi hanno invece ottime capacità termiche e un peso decisamente ridotto.

Materassino

Se non vogliamo svegliarci con la schiena a pezzi, soprattutto con l’andare dell’età, è bene prendere un materassino che ci isoli dal terreno. Anche in questo caso in commercio ne esistono di diversi tipi e fasce di prezzo. I più economici sono in schiuma e hanno ottime capacità isolanti, soprattutto su terreni irregolari.  Di contro occupano molto spazio. Se vogliamo unire comfort, poco spazio e peso ridotto dobbiamo scegliere un modello ad aria, anche se il costo è notevolmente più alto rispetto ai primi.

Mangiare

Muoversi con la tenda significa, spesso, essere autonomi anche dal punto di vista alimentare. Chi percorre lunghi trek in autonomia predilige, per questioni di peso, cibi liofilizzati a cui è sufficiente aggiungere l’acqua e portare a bollore. In commercio, andando semplicemente al supermercato, è possibile acquistare risotti o paste perfetti per le nostre necessità. Consiglio spassionato: quando si cammina per più giorni meglio preferire cibi ricchi di carboidrati.

Per poter cuocere la cena e per farsi un thè caldo a colazione bisogna avere con se un fornelletto da campeggio e una gavetta. Anche di questi ne esistono molti modelli, troverete sicuramente ciò che fa al caso vostro. Errore di molti escursionisti alle prime armi è quello di portare troppe bombolette di gas che alla fine vanno solo ad aumentare il peso dello zaino. Per una gita di 6 giorni una bomboletta da 240 grammi vi sarà più che sufficiente.

Voglia di sperimentare

Sarà stancante e probabilmente tornerete a casa con una grande voglia di farvi una doccia e buttarvi nel letto per rimettere insieme le ossa, ma godetevi l’esperienza. Uscite dalla vostra zona di comfort senza rimanere fissi con il pensiero a quando tornerete a casa, apprezzate il momento, condividetelo con i vostri compagni di gita e alzate lo sguardo al cielo, non ve ne pentirete.

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3 Commenti

  1. Non fatelo in certe zone : controllate cartelli , informatevi su divieti, vi capitano controlli in piena notte e sanzioni.

  2. Verificate i divieti. In Italia è praticamente vietato ovunque tranne oltre i 2500 di quota e sempre per solo bivacco.

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