Film

Paolo Cognetti approda al cinema con “Sogni di Grande Nord”

Dopo aver conquistato oltre un milione di lettori in tutto il mondo con i suoi libri, il vincitore del Premio Strega 2017 Paolo Cognetti diventa protagonista di una pellicola cinematografica. “Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord”, una produzione Samarcanda Film con Feltrinelli Real Cinema e con Rai Cinema, per la regia di Dario Acocella, sarà proiettato nelle sale italiane (elenco a breve disponibile su www.nexodigital.it) solo il 30 novembre, 1 e 2 dicembre 2020. Un film che racconta un viaggio alla scoperta del Grande Nord sulle tracce dei grandi Maestri della letteratura americana e di Chris McCandless di “Into the Wild”.

E alla fine eccomi lì. La vita a volte è incredibile, dopo lunghissimi giri ti porta al centro esatto della tua storia. Il Magic Bus se ne sta su quella collinetta a ricordare la sua, a testimoniare ciò che è stato, credo, e a veder scorrere due torrenti e le stagioni, senz’altra compagnia che quella degli orsi e gli alci di passaggio

Paolo Cognetti

Un viaggio dalle Alpi all’Alaska

Il film propone un percorso originale e dal potente impatto visivo, sulle orme di Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless di Into the Wild, in un viaggio letterario ed emozionante dalle Alpi all’Alaska. Lo scrittore italiano – accompagnato dall’ amico Nicola Magrin, viaggiatore ed illustratore – ci guiderà nel suo viaggio tra uomo e natura ripercorrendo le parole e attraversando i luoghi di alcuni dei grandi maestri della Letteratura americana, alla ricerca di una nuova frontiera esistenziale per l’uomo e per la sua convivenza con l’Ambiente.

Il documentario racconta un viaggio che ne contiene molti altri. C’è il viaggio di Paolo lo scrittore e Nicola l’illustratore, che prendono un aereo a Milano, atterrano a Vancouver e da là, con un camper preso in affitto, si dirigono a nord, fino in Alaska. Attraverso le immagini girate durante il tragitto e i frammenti di dialogo tra i due amici, emerge anche il viaggio personale che Cognetti compie a ritroso, per scoprire le sue radici di scrittore e di uomo. Perché i luoghi sulla strada richiamano alla memoria i grandi maestri che hanno avuto nella sua vita un valore ben più ampio di quello meramente letterario. La sepoltura di Raymond Carver; il Klondike di Jack London; i laghi pescosi di trote di Ernest Hemingway; la natura selvaggia di Thoreau. Sono questi gli autori e i luoghi di cui Cognetti raccoglie il frutto, lasciandosi aiutare dalla parabola di Chris McCandless di Into The Wild, una figura che lo ha sempre ispirato nel suo percorso personale e che lo ha portato a essere tra gli ultimi viaggiatori a raggiungere il Magic Bus, rimosso solo pochi mesi fa dal luogo in cui giaceva abbandonato dal 1961, nel Parco Nazionale di Denali, in Alaska.

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2 Commenti

  1. HO L’IMPRESSIONE CHE MOLTI AUTORI DI MONTAGNA, DOPO IL PRIMO E SECONDO SUCCESSO, COMINCINO A RASCHIARE..A CITARE ALTRI LIBRI..

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