In vetta al Cervino a soli 11 anni. Questo il record conquistato dallo scozzese Jules Molyneaux, che negli scorsi giorni è così diventato il più giovane alpinista nella storia ad aver salito i 4478 metri della cima iconica sul confine italo-svizzero.
In cordata con il papà Chris, ha completato la salita in circa 4 ore. Un successo per il quale si è preparato durante il lockdown con intensi allenamenti. “Mi sento stanco, felice e sollevato – il commento rilasciato alla BBC dopo aver realizzato il suo sogno alpinistico – . Una bella esperienza, anche se alla fine della salita sentivo le gambe come gelatine“. Il ricordo che di certo resterà impresso maggiormente nella memoria di Jules è quello della vista del sole che sorge. “A metà strada per la vetta inizi a vedere tutto arancione dietro le Alpi, è fantastico”.
Ma da dove è nata l’idea di cimentarsi in una simile sfida? Spesso, dietro le quinte di simili record giovanili, si celano genitori supporter, appassionati a loro volta di alta quota. Nel caso di Jules, come tiene a precisare il papà, il più grande supporto motivazionale è da ricercarsi nella scuola di Ardrveck. “Un istituto particolarmente focalizzato sull’outdoor. Ogni studente poco prima del lockdown ha conquistato la cima di una montagna di altezza notevole”.
Il sogno del Cervino ha appassionato il giovane scozzese per due anni. Si è allenato strenuamente e sei mesi fa ha deciso di fare un primo tentativo. Senza grande convinzione di farcela al primo colpo. “Viviamo nelle highlands scozzesi, circondati dal Ben Nevis e altre montagne iconiche per l’arrampicata. Ma sulle Alpi il gioco si fa più serio”, confessa Chris Molyneaux. Inoltre, stando alle statistiche, di norma il Cervino viene tentato dopo aver compiuto i 16 anni.
Nonostante la giovane età, Jules si è armato di coraggio ed è partito alla volta delle Alpi per sfidare una vetta che ha già visto perire sulle sue pendici oltre 500 alpinisti. “La montagna era appena stata riaperta post lockdown – racconta il padre – e le condizioni risultavano decisamente pericolose, con parecchia neve e scariche di sassi. Il giorno in cui siamo saliti eravamo 10 e una persona è morta. Un ragazzo è volato per 400 metri ed è stato recuperato in elicottero”. Scene che non hanno di certo aiutato ad affrontare il pensiero di essere in aperta sfida con una delle vette più pericolose al mondo.
Nonostante la tensione, padre e figlio sono arrivati in cima. Al loro ritorno a valle non avevano ancora certezza del fatto che Jules potesse essere il più giovane scalatore della storia del Cervino. Conferma giunta in un secondo momento dal Matterhorn museum di Zermatt.
“Ci hanno detto che la persona più giovane che abbia scalato il Cervino avesse 12 anni. Un bambino del posto, figlio di una guida, arrivato in cima qualche anno fa”. Ma a dirla tutta, al piccolo scozzese non è che interessasse molto il record. “Non è certo l’essere il più giovane ad aver scalato il Cervino la cosa importante. Piuttosto l’averlo fatto insieme ed esserci divertiti il più possibile”.
Mi raccontarono di due ragazzini italiani compagni di scuola che promossi alle elementari insieme ad un amico più grande scapparono di casa e ci salirono.
Poi vennero tutti severamente puniti ! Spero con gioia e orgoglio.
Mi rimase impresso per la determinazione e il coraggio dei tre … con tanta follia.
Fu un racconto verso la fine degli anni 60, non so risalire al fatto e mi spiace.
E’ sempre bello leggere di giovani che vogliono realizzare qualcosa di loro.
Un ragazzino delle elementari di Valtournenche, Leo Pession, futura guida alpina, ci salì nel 1964, accompagnato dal famoso Carrellino. Credo avesse 9 anni. Abbiamo altri casi: kevin Lauber, 8 anni, Jasmine Corradi, 8 anni.
La notizia del record di per sè è falsa, senza nulla togliere al bravissimo ragazzino scozzese.
L’altro ieri un ragazzo di 11 con papa e amici si sono salito Polluce e Castore concatenati 🙂 che dire largo ai giovani!
Ma questo scozzese da che lato è salito per dirne una? nelle foto sembra battuta la via ita svizz di cresta, ma poi parla del museo di Zermatt, inoltre mi pare che dal lato ITA sia ancora cosa per pochi salire…
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1177408445620439&set=a.151701324857828&type=3&app=fbl
Spero che la salita non sia stata affrontata solo per il record, non sarebbe un bel messaggio…senza nulla togliere all’impresa.
Padri che per un poco di notorietà son disposti ad usare i figli.
IL sito dell’ ansa – valle d’aosta riporta la notizia della salita del giovane
che è stata fatta dal versante svizzero , cresta Hornly, e dice che non è
un record perchè a metà degli anni 2000 una bambina di otto anni era arrivata
in vetta salendo dal versante italiano .
io non penso che sia un record nemmeno dal versante svizzero che come
si sa è piu’ facile , anche se lungo .
Comunque complimenti al giovane , come dice anche Paolo .
Ma come mai la redazione di montagna.tv non ha ancora cancellato questa fake news adesso che sapiamo tutti che quello che ha fatto questo ragazzo non è nessun exploit o record?