Pareti

Antartide, effettuati dal team italiano i primi campionamenti di ghiaccio alla ricerca di inquinanti

Terminata la traversata dello Stretto di Drake, Marcello Sanguineti, Gian Luca Cavalli e Manrico Dell’Agnola hanno finalmente toccato terra.

I tre alpinisti hanno iniziato, malgrado il maltempo, a fare i primi prelievi di campioni di ghiaccio nella Two Hummock Island, un’isola di fronte alla penisola antartica. “Siamo rimasti ancorati due notti in una baia delimitata da due ghiacciai che sembrano abbracciarla come il colonnato di Piazza San Pietro a Roma. Tutto intorno alla barca, pareti di ghiaccio e seracchi” hanno raccontato via satellite, nonostante le comunicazioni si stanno rivelando più complesse del previsto.

La prossima tappa, che raggiungeranno navigando sull’Ice Bird, è di fronte alla Cuverville Island, nel Gerlache Strait. “Se il tempo lo permetterà, scenderemo a terra col Zodiac (una lancia, ndr.) e spostandoci con sci e slitte faremo un campo base sul ghiacciaio, per fermarci dai 3 ai 5 giorni. Poi, con cinque o sei ore di navigazione sul canale di Gerlache Strait, arriveremo sul nuovo sito di esplorazione davanti alle Brabant Island dove proveremo a scalare nella zona degli Zeiss Needles e del Dedo, posizionando prima le nostre tendine e materiali” spiegano.

Oltre ad iniziare l’attività alpinistica, il gruppo continuerà con altre campionature che verranno fatte a differenti quote durante la salita. “Speriamo di scoprire che non ci siano inquinanti anche qui: sarebbe una tragedia trattandosi di un ecosistema fondamentale per il pianeta, in quanto regola molti meccanismi globali”. Il materiale raccolto sarà poi analizzato dal Cnr.

Il tempo stimato per la permanenza sul ghiacciaio è di quattro o cinque giorni, dopo di che faremo il punto della situazione per la prossima destinazione”.

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