Cronaca

Il CNSAS compie 65 anni. L’incontro con il Presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale, nella mattina del 18 novembre, una delegazione del CNSAS composta da oltre 50 membri provenienti da tutta la Penisola. Un incontro speciale organizzato in occasione dei primi 65 anni dalla fondazione del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

Una delegazione CNSAS da tutta Italia

A guidare il gruppo di tecnici del soccorso in visita a Roma il Presidente Nazionale Maurizio Dellantonio. “Caro Presidente, è con profonda emozione che voglio presentarLe il personale del Soccorso Alpino e Speleologico: uomini e donne di tutt’Italia, oggi a Roma per incontrarLa e farLe sentire il nostro affetto e la nostra profonda riconoscenza”. Queste le parole con cui Dellantonio ha presentato il CNSAS al Presidente della Repubblica.

“In occasione del 65° Anniversario di Fondazione del Corpo che ho la responsabilità di rappresentare, ritengo sia azione importante ricordare i soccorritori, le loro famiglie, che si sono impegnati e si impegnano ogni giorno, senza soluzione di continuità e con coefficienti di rischio oltremodo marcati, per garantire un pubblico servizio che viene reso in stretta sinergia con il ‘Sistema 118’. Un servizio che è strategico quanto fondamentale per il nostro Paese e per le sue comunità, nei luoghi e nelle località più impervie dell’Italia, spesso le più fragili. Un impegno quotidiano oneroso e spesso doloroso quello compiuto anche con il sacrificio personale del nostro personale, come testimoniano le Medaglie d’Oro al Valor Civile conferite al CNSAS il 26 settembre 1968 e il 26 maggio 1969, la Medaglia d’Oro al Valor Civile del 30 aprile 2010, oltre a quelle conferite ai singoli soccorritori, in vita e alla memoria, e la Medaglia d’Oro della Protezione Civile conferita il 9 novembre 2010”.

I saluti del Presidente Mattarella

Dopo un intervento del Presidente Nazionale del CAI Vincenzo Torti, Sergio Mattarella ha preso la parola salutando così i soccorritori presenti:
“Saluto con affetto e stima tutti i membri del Soccorso Alpino e Speleologico. Il Soccorso Alpino è l’immagine di un’Italia positiva, altruista, pronta ad aiutare il prossimo. Incarna appieno i valori del volontariato e della solidarietà, rappresentando ai livelli più alti in nostro Paese. Voglio ringraziare personalmente tutti gli uomini e le donne del Soccorso Alpino e Speleologico, le loro famiglie e rivolgo anche un pensiero ai caduti in servizio, mentre si adoperavano per aiutare il prossimo in difficoltà”.

Un messaggio accolto dai presenti come un “forte incoraggiamento a fare sempre meglio, al servizio del Paese e del prossimo”, come si legge nell’emozionato post di ringraziamento comparso sulla pagina Facebook del CNSAS. “Grazie, Presidente Mattarella”.

Al termine dell’incontro è stato consegnato al Presidente della Repubblica il diploma di socio onorario del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

La nascita del CNSAS

Il CNSAS nasce ufficialmente il 12 dicembre 1954, per volontà del Consiglio Centrale del Club Alpino Italiano. La finalità è di attivare una organizzazione strutturata a livello nazionale che sia in grado di mettere a sistema quelle forme di aiuto e solidarietà da sempre presenti nel mondo della montagna.

In 65 anni il CNSAS è cresciuto al punto da divenire punto di riferimento a livello nazionale per il soccorso in ambiente montano ma non solo. Anche in ambiente ipogeo, più in generale in ambiente impervio.

CNSAS e Repubblica Italiana

La Repubblica Italiana ha avuto il merito di riconoscere le peculiarità del Soccorso Alpino e Speleologico, definendone responsabilità e prerogative attraverso differenti leggi nazionali – quali la L. 26 gennaio 1963, n. 91, la L. 21 marzo 2001, n. 74, la L. 27 dicembre 2002, n. 289 e la L. 26 febbraio 2010, n.26 – ma anche regionali, volte a regolarne i finanziamenti. Numerosi sono stati inoltre gli accordi stipulati con i Sistemi Sanitari regionali. Il più importante per certo quello riguardante il servizio di elisoccorso.

Il CNSAS oggi

I tecnici CNSAS ammontano oggi a circa 7.000. Donne e uomini, formati e certificati a livello tecnico, pronti a intervenire h24 laddove necessario. Il 2018 ha rappresentato un anno da record in termini di interventi, il cui numero appare in continua crescita dagli anni Cinquanta. Nello specifico, lo scorso anno sono stati effettuati 9.554 interventi. Circa 9.500 le persone salvate o recuperate, con un impiego di 40.270 soccorritori.

In 65 anni di storia le missioni di soccorso sono state 169.836. Le persone salvate o recuperate 186.564, di cui 58.820 illesi in imminente pericolo di vita o in forte difficoltà tecnica, 109.891 feriti con vari codici di gravità, 15.711 persone decedute. 2.051 le attività di ricerca di dispersi avviate. Dati fermi al 31.12.2018, sicuramente da riconsiderare al termine di questo anno, anch’esso non facile per i soccorritori.

Emergenze nazionali

Il CNSAS negli ultimi anni ha anche rivestito un ruolo importante nelle situazioni di emergenza nazionale legate a eventi calamitosi. Dal  terremoto de L’Aquila del 2009 al sisma del Centro Italia del 2016 e 2017. E ancora la valanga di Rigopiano e le ondate di maltempo sempre più frequenti, che hanno flagellato la Penisola anche negli ultimi giorni.

Andando a ritroso nei 65 anni di attività del CNSAS  ritroviamo altre situazioni emergenziali che hanno lasciato il segno nella storia, quali il disastro del Vajont o le alluvioni in Sardegna. Andando oltre i confini nazionali, il CNSAS è stato impegnato anche a supporto delle popolazioni locali a seguito del terremoto in Nepal.

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