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Il ritorno di Simone Moro in libreria

Arriverà nelle librerie il prossimo 19 novembre “I sogni non sono in discesa” (edito Rizzoli), la nuova fatica letteraria di Simone Moro. Quello che ci attenderà è una autobiografia in cui l’alpinista bergamasco, superati i 50 anni, tira le somme della propria vita verticale e del percorso che lo ha portato dai primi passi in Dolomiti fino alle vette degli 8000 in inverno.

Abstract

“La vita di Simone Moro è un potentissimo sogno verticale. È una vertigine scatenata da una passione assoluta, divorante. Quella passione che è la forza propulsiva indispensabile per realizzare grandi imprese, per andare oltre. Dopo diversi libri dedicati a singoli momenti ed esperienze – dalla tragedia dell’Annapurna alla storica conquista del Nanga Parbat in inverno, alle attività con l’elicottero –, Simone Moro, avendo appena superato il crinale dei 50 anni, sente ora l’esigenza di ripercorrere il proprio cammino di alpinista per coglierne l’evoluzione e soprattutto il senso profondo.

In questo libro importante sceglie quindi una serie di imprese emblematiche che non ha mai raccontato e le utilizza per seguire il filo della sua biografia e capire i passaggi da un periodo all’altro, le difficoltà e le reazioni a esse, la graduale crescita della consapevolezza. Cominciando con lui bambino che intuisce la propria strada mentre ammira dal basso le Dolomiti, passa poi alle numerose tappe successive, dall’arrampicata sportiva all’alpinismo in alta quota in Himalaya, dalla voglia di esplorazione che lo ha portato in Patagonia ai grandi incontri (con Brukreev e Urubko), dall’Everest con il padre-maestro Curnis fino ai campionati russi per poi naturalmente soffermarsi su diverse più recenti sfide invernali.

Caratterizzato dall’irresistibile affabulazione di Moro ed emozionante come un romanzo d’avventura, “I sogni non sono in discesa” non si pone quindi come una semplice autobiografia, ma assume particolare valore in quanto, pagina dopo pagina, svela agli occhi di tutti noi quella urgenza interiore («Siate affamati, siate folli») che distingue i grandi atleti e chi in generale riesce a raggiungere traguardi eccezionali spinto dalla propria passione. È una lettura che ispira e cattura, suggerendo quanto la vita e il mondo abbiano da darci”.

Editore: Rizzoli – Milano – 2019
Pagine: 448
Prezzo di copertina: € 22

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7 Commenti

  1. Poi c’è ancora chi contesta il gurka. Questo è di un cinismo un’ipocrisia di un opportunismo narcisistico da far rabbrividire.
    Ma se davvero il “suo” alpinismo è un alpinismo di ricerca interiore un alpinismo volto a dimostrare (a sé stessi come dice lui) che la montagna esige rispetto; allora che bisogno c’è di scrivere un libro? Edito da una delle maggiori case editrici italiane. Moro è come il Trentino alto Adige a confronto della valle d’Aosta. Si sanno solo vendere bene i trentini, ma la bellezza è la qualità sono altrove.

    1. Io non vedo il problema. Simone è riuscito a vivere di montagna. E questo comporta anche scrivere. Complimenti a lui.

    2. D’accordo su tutto tranne sull’ultima chiosa relativa a Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta

      E’ vero che i trentini si sanno vendere bene…ma il Trentino- Alto Adige, dal lato paesaggistico, è molto più bello della Valle d’Aosta e i servizi (alberghi etc.) sono decisamente migliori che in Valle d’Aosta….Parlo per esperienza avendo provato entrambe…

    3. Fare rivivere ad altri ciò che percepisce e sente Simone nelle sue imprese non è ipocrisia ma condivisione. Non sei obbligato ad acquistarlo il libro…..

  2. Francesco aliboni mi sa che il Trentino non l’hai mai visto. Non capisco questo rancore gratuito. Comunque x quanto riguarda Moro s.p.a. nulla più mi potrebbe stupire al pari di quell’altro furbone di Messner o perché no Corona. Il portafoglio prima di tutto, il resto sono cazzate a favore dei mass media. Si avvicina Natale quindi tutti in libreria.

  3. Ma che polemiche fate? Avete mai provato a vedere quanto costa viaggiare, scalare ed esplorare una vetta remota? Avete idea di quanto costi una spedizione?Ma secondo voi come si può mantenere una persona che vuole dedicare la sua vita alla montagna vivendo di aria fritta? È assolutamente normale “vendersi” potendolo fare. Tutto quello che si vive in montagna invece è la parte più intima ed appassionante che lui ha l’opportunità di vivere dove vuole, dalla montagna sotto casa alla vetta più estrema del mondo e questo solo grazie agli sponsor, ai libri, ai corsi e a tutto quello che ruota intorno alla sua figura. Parlate così solo perché voi non avete l’opportunità di farlo.

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