Alpinismo

The Nose in meno di due ore è realtà: incredibile record di Honnold e Caldwell

Era evidente che in queste settimane lo stavano cercando, lo avevano tutti capito quando hanno cominciato ad infilare un record dietro l’altro su The Nose, via simbolo di quella che è probabilmente la big wall più famosa: El Capitan.

3000 piedi, circa 914 metri, scalati da Tommy Caldwell e Alex Honnold nell’incredibile tempo di 1 ora 58 minuti e 7  secondi, infrangendo così il muro delle 2 ore che fino a ieri si credeva impossibile.

Hanno incominciato il 30 maggio scalando The Nose in 2:10:15, era già record, ma non si sono fermati perché, come detto da Alex, potevano essere ancora più veloci. Il 4 giugno erodono ben 9 minuti, 2:01:55, iniziando a far sospettare quale fosse il vero obiettivo è che forse poteva essere realtà.

Poi è arrivato il tempo di ieri con cui Alex Honnold e Tommy Caldwell hanno scritto nuovamente, dopo il primo free solo di El Capitan e la straordinaria Dawn Wall, una nuova pagina della storia dell’alpinismo. 

È come aver battuto la barriera delle due ore nella maratona, ma in verticale” ha commentato Hans Florine, che nel 2002 aveva portato, in cordata con Yuji Hirayama, il record di The Nose sotto le tre ore. 

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9 Commenti

  1. Sempre piu’ in fondo, c’e’ ancora l’articolo riguardante due precipitati da una via in quelle zone..alla ricerca del record di velocita’.
    Forse chi riesce a battere un record e’ ancora piu’ lusingato dal confronto non solo con chi ha impiegato piu’ tempo, ma anche con chi non ce l’ha fatta .Non lo dira’ mai..rimane ipotesi malevola.Di sicuro non hanno mai tanto entusiasmo i recuperatori dei precipitati, ci perdono sonno ed appetito,, e rimangono pure a vita indelebili tristi sensazioni.. Per non parlare dei famigliari ed amici, cui non sarebbe importato anche un giorno o due in piu’, qualche chiodatura in piu’ o passaggio di rinvio fatto con lentezza, , ma poi rienro a casa e festeggiamenti.Forse nonbisognerebbe dare risonanza, cosi’ le emozioni rimangono tutte a chi compie l’impresa…invece…sono ansiosi di filmare, rilasciare interviste …insomma nell’ambiente si deve sapere.

  2. Bravi ma adesso salite qualche altra via, non vi siete ancora stufati di fare questa avanti e indietro? Sul Capitan c’è ne sono anche altre…. comunque che scheggie

    1. Forse neanche ci si immagina quante e quali vie e di che difficoltà, in Yosemite e altrove, abbiano aperto e ripetuto Caldwell e Honnold prima di queste “corse”. E pur conoscendo la via, salire il Nose in 2 orette a soli 2 giorni dall’averlo salito in 2 ore e un minuto, è roba da marziani. Come prestazione atletica e alpinistica, ma soprattutto psichica. Chapeau!!

  3. Fare notizia a tutti costi…sinceramente tutte queste salite in velocitá sono da scartare…magari sugli 8000 fá un senso perché riesco a fare anche salite piú difficili…ma da scalatore non apprezzo per niente questo sviluppo. Facciano ripetizioni piú difficili…
    Sono imprese di marketing…con chick da scalatore…sono sicuramente scalatori forti…ma insomma.
    A questo punto preferisco i banchieri della wall street, almeno sono piú sinceri di questi scalatori finti eroi della parete che alla fin fine cercano soltanto attenzione…Attention whore.

  4. Questa è una nuova pagina della storia dell’alpinismo?
    …Penso che la userò quest’inverno per accendere la stufa.

  5. Allucinante, nella parte alta Honnold e’ salito praticamente slegato (dalle foto che circolano), ma visto il crono e’ anche salito velocissimo. C’e’ da sperare che abbattuto il muro delle due ore abbiano altri programmi perche’ sembra un gioco veramente pericoloso.

  6. Personalmente ritengo sbagliato rincorrere record al cronometro, prima o poi qualcuno anche bravo ci lascia la pelle (è già successo e continuerà a succedere)…Comunque performance pazzesca, giù il cappello…

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