Alpinismo

Nanga Parbat: Elisabeth Revol ringrazia il Pakistan e condanna i media francesi

Elisabeth Revol, di cui non si hanno notizie dagli inizi di febbraio, ha inviato una lettera di ringraziamento e scuse all’Alpine Club of Pakistan.

L’alpinista francese, «scusandosi del ritardo con cui l’ha spedita» – dovuto alla fatica fisica e mentale derivante dalla spedizione sul Nanga Parbat – ha voluto ringraziare «tutto il team di soccorso che ha permesso di salvargli la vita e che voleva salvare anche Tomek». Scelta rivelatasi poi impraticabile date le condizioni meteo di quelle giornate.

L’ambasciatore francesce, Elisabeth Revol e Riaz Ul-Hassan dopo l’arrivo dell’alpinista a Islamabad. Foto @ Montagna Tv

Revol esprime inoltre «gratitudine verso il Governo del Pakistan, verso tutta la popolazione pakistana ed in particolare ai piloti degli elicotteri che hanno portato Denis Urubko e Adam Bielecki alla base della via Kinshofer, nonostante le difficili condizioni meteo dovute alla stagione invernale».

Un ringraziamento è andato anche al Club Alpino Pakistano. Inoltre l’alpinista ha voluto ringraziare anche Riaz Ul-Hassan di EvK2Cnr Pakistan e Ali Saltoro i quali durante la permanenza nel paese seguita al salvataggio «mi sono stati accanto giorno e notte».

Elisabeth ha poi dedicato le ultime righe della lettera all’analisi del trattamento che i media hanno riservato alla situazione immediatamente successiva il salvataggio: «Deploro fermamente il circo mediatico francese che ha fatto da sfondo al salvataggio e ai momenti immediatamente successivi».

Secondo l’alpinista le notizie sono state utilizzate nell’ottica di creare scoop e «puro sensazionalismo». Inoltre «moltissimi riportavano notizie senza controllare le fonti, stravolgendo le mie parole o espressioni e non tenendo conto della situazione che ho avuto modo di spiegare nel dettaglio»

Questo meccanismo ha stravolto le osservazioni che la Revol ha fatto mentre si trovava in «un profondo abisso emotivo», andando a creare artificiose polemiche con il Pakistan e con i soccorsi. In merito a questo l’alpinista chiede «di accettare le mie scuse» auspicando di «vederci in Pakistan il prima possibile».

La lettera di Elisabeth Revol all’Alpine Club of Pakistan. Foto @ Pakistan Mountain News
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