AlpinismoK2 invernale

K2: Urubko ci prova, Wielicki lo ferma

Scalpita Denis Urubko. L’insofferenza è oramai palese e sebbene si definisca – e si comporti anche – come un “soldato ubbidiente”, le frecciate che lancia via web alla propria spedizione al K2 sono all’ordine del giorno.

In un’intervista di ieri a Russian Climb, Denis ha criticato di nuovo con forza la strategia di Wielicki.

Su mia richiesta, con il permesso del leader della spedizione, sono andato sulla via dello Sperone degli Abruzzi. L’obiettivo era una ricognizione per verificare lo stato delle vecchie corde fisse, posizionate fino campo 3, e continuare l’acclimatamento. Sono andato da solo perché c’era brutto tempo” spiega l’alpinista russo naturalizzato polacco.

La mattina del 12 febbraio, continua il racconto, dopo aver dormito nella tenda posizionata al campo base avanzato sotto la parete, è iniziata la salita alle 7.00. Le corde fisse per arrivare a C1, riporta Urubko, erano buone e quindi non era necessario attrezzare ulteriormente via. Un lavoro comunque complesso e faticoso fisicamente per il ghiaccio e della neve sotto cui si trovavano le corde, che doveva estrarre senza danneggiarle.

Ai gradini di ghiaccio si intervallavano canali ghiacciati. Il vento sferzava con forza, ma non mi abbatteva. Alle 12.00 ero a quota 6400-6500 metri”.

Un dato emerge e deve essere evidenziato: Urubko inizia a salire da campo base avanzato (5273 metri) alle 7.00, cinque ore più tardi, alle 12.00, ha già fatto 1200 metri di dislivello non solo di scalata, ma di lavoro in parete per attrezzarla da solo.

“Ho comunicato via radio al campo base che era tutto a posto. Le rocce sulla mia sinistra mi proteggevano dalle forti raffiche. Ho notato un punto dove posizionare la tenda e così ho deciso di posizionarmi lì”.

Un posto sicuro, spiega Denis, dove mangiare, bere, anche perché aveva con sé gas e provviste per tre giorni, poiché il programma, come in accordo con il capospedizione, era di raggiungere C3.

Programma che però non è stato rispettato: “Sono rimasto molto sorpreso quando Wielicki mi ha ordinato di scendere al campo base. È stato davvero un peccato rinunciare e non terminare il lavoro. Il posto dove ho passato la notte era buono, secondo la mia opinione, in considerazione che siamo in INVERNO e a campo 2” scrive l’alpinista.

Il giorno dopo Urubko ubbidisce e scende.

Il 20 febbraio, in base alle previsioni meteo, potrebbe esserci una finestra per fare un tentativo di vetta” scrive Denis, che conclude questa frase con un misterioso “Oops!”, che non si capisce bene se voglia significare che è, a suo giudizio, l’ennesima occasione sprecata o che potrebbe salire di testa sua. Vedremo.

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18 Commenti

  1. Sicuramente gli uomini di punta della spedizione che ha avuto tutti chrismi dal governo Polacco sono Adam Bielecki ed i suoi connazionali, Wielicki vuole che uno di loro in vetta e non un russo, seppur naturalizzato.
    Non mi stupirei pertanto se vietasse a Urubko l’uso del materiale in quota della spedizione se dovesse fare un tentativo “anarchico”

  2. Grandissimo Urubko, ma allora se si possono usare le corde fisse messe da altri perche tante critiche a Simone Moro al Nanga?

    1. Queste sono di spedizioni precedenti, lasciate sulla montagna. Il simone ha usato quelle fresche fresche, appena messe da alex, ali e daniele (il quale poi non si è sentito ben voluto dal gruppo e ha preferito andarsene) e poi è stato osannato per la prima invernale sul nanga. Col più del lavoro fatto dagli altri.

        1. no, ma non proibire per es. a Daniele Nardi di stare con loro; si è comportato diciamo “male” per non dire altro e il Piolet d’oro se lo sogna….

        1. se voleva fare la cosa in stile alpino senza comunicazione alcuna etc. etc. (ma ricordate prima di partire che can can?) doveva andarci da solo senza appoggiarsi ad altri

  3. Denis è sicuramente un grande, è in splendida forma e probabilmente sarebbe anche in grado di arrivarci da solo in vetta.
    Ritengo però sia meglio per lui continuare a fare il bravo soldato che rispetta gli ordini e la gerarchia.
    Poi, se non dovessero farcela ad arrivare in cima, l’anno prossimo potrebbe sempre organizzare lui il tutto scegliendosi i compagni che preferisce.

  4. Ma perché non ti sei organizzato la tua spedizione Denis? Cavolo hai esperienza e il livello per farlo…Invece ti sei messo insieme a degli idioti…Fai come Moro, Txikon, Messner. Queste mega spedizioni creano soltanto problemi…

    1. non è che le spedizioni di Messner o di Moro siano state tutte in stile alpino come quelle dei coniugi Benet, come neppure quella di adesso di Txikon all’everest

  5. Si, é vero…, peró piú grandi sono piú diventano complesse da gestire dal punto di vista umano…comunque vecchio stile…Un calibro come Urubko deve fare il capitano punto e basta, non fare il soldato di qualcun´altro mal organizzato. E poi ricevere ordini….Ma pensa davvero che lo mandano in cima per primo?….Mi viene da ridere…Con tutta quella competizione che c´é.
    Boh….non capisco..

  6. Diciamo che Wielicki qualcosa di spedizioni, 8000 e invernali ne sa, io aspetterei un attimo primo di sparargli addosso. Tanto per dire è il quinto uomo ad aver salito tutti gli ottomila, ha salito in prima invernale tre 8000 (di cui il Lothse in solitaria), ha guidato la spedizione della prima invernale al Broad Peak. Non so chi ha voce in capitolo più di lui…

  7. È sicuramente un alpinista di successo, ma non vuol dire automaticamente che é bravo ad organizzare. Sono due cose diverse e spesso nelle mie spedizioni e progetti (sportivi e lavorativi) ho notato che il fattore umano é fondamentale e piú difficile diventano piú conta quello. Se hai persone sbagliate nel team, possono crearti un sacco di disguidi e problemi. Non vuol dire che una persona per esempio “caotica” non possa avere risultato, ma sicuramente non va d´accordo con quello ben preparato e che cura i dettagli…A volte quelli caotici hanno bisogno di uno ben organizzato e puó funzionare, insomma ci sono varie possibilitá. Non sto dicendo che il signor. W. é caotico, era un esempio…per dirvi…Ma guidare una squadra é un compito che non é per nulla facile. Quindi penso che il mio commento sia giustificato. Ho abbastanza esperienza con i cosidetti “professionisti” e vi posso dire che anche tra questi hai un sacco di persone che fanno fatica ad organizzarsi…Un esempio positivo é Simone M. che é sempre molto organizzato e professionale…altri invece non lo sono…come abbiamo visto di recente al Nanga.
    Io di persona con quelli mal organizzati non ci vado neanche… E spesso lo vedi giá dopo la seconda email…

    1. Quindi scusa i polacchi sono idioti, in primis Wielicki mentre Moro (bravo alpinista) che nelle ultime due spedizioni (senza commentare quella di quest’anno) una volta è salito in cima al Nanga con i soldi e la fatica degli altri mentre l’anno scorso al Kangchenjunga
      ha fatto il fenomeno con l’elicottero dimenticandosi che sugli 8000 servono procedure di acclimatamento è un grande organizzatore? Vabbè…

    2. Tu scrivevi: “Urubko deve fare il capitano punto e basta, non fare il soldato di qualcun´altro mal organizzato”. Sei dunque così sicuro che Urubko, oltre che essere un fortissimo alpinista, sia anche un buon organizzatore? Hai mai avuto a che fare con lui? Soprattutto, sei così sicuro che Wielicki, pur avendo condotto parecchie spedizioni, sia un “mal organizzato”? Io semplicemente andrei un po’ più cauto coi giudizi, tutto qui.

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