Ortles, salvati di notte sulla Nord
SOLDA, Bolzano — Tre alpinisti ungheresi sono stati recuperati nella notte tra sabato e domenica sulla famigerata parete nord dell’Ortles. I tre si trovavano poco sotto la vetta, circa a 3.600 metri, e alle 19 stavano ancora salendo quando uno di loro si è ferito. A causa dell’oscurità l’elicottero del Soccorso Alpino di Solda non si è potuto decollare, così è stata allertata la Rega: un pilota svizzero che conosceva la zona ha accettato il soccorso e i tre sono stati recuperati.
La chiamata è arrivata al Soccorso Alpino di Solda, ma la tarda ora ha impedito all’elicottero, non abilitato al volo notturno, di decollare. La richiesta di aiuto allora, è stata girata alla Rega svizzera: la fortuna ha voluto che fosse di turno Marco Mehli, un pilota che conosce bene la zona dell’Ortles e che ha quindi accettato di volare sulla parete.
Dopo aver caricato alcuni uomini del Soccorso alpino di Solda, la squadra di salvataggio ha raggiunto la parete nord dell’Ortles, ma i venti troppo forti hanno impedito di usare il verricello. I soccorritori sono quindi stati lasciati sull’anticima e da qui hanno potuto raggiungere e trarre in salvo i tre ungheresi. Poi l’elicottero lì ha recuperati e portati in salvo a valle.
Le operazioni si sono concluse intorno a mezzanotte: l’alpinista ferito è stato trasportato all’ospedale di Silandro, in Val Venosta, mentre gli altri due non hanno sarebbero rimasti illesi. Pare che gli ungheresi non fossero attrezzati a passare la notte sulla montagna e che non fossero sufficientemente esperti per la nord dell’Ortles. Di certo comunque, stavano salendo in cima in un’ora tarda, visto che alle 19 erano ancora a 3.600 metri di quota.
La nord dell’Ortles è una parete verticale e pericolosa, alta quasi 1.400 metri, e riservata solo ad alpinisti molto esperti. In molti infatti, hanno perso la vita nel tentativo di scalare la montagna da questo versante, come ricorda il memorial posto alla base della parete, e su cui sono scritti i nomi di tanti giovani alpinisti.
Info courtesy of Alto Adige – redazione Merano
Foto archivio – La parete nord dell’Ortles