Alpinismo

“Everest, la cima delle vanità” di Enrico Martinet da La Stampa

Conclusasi la stagione primaverile in Himalaya, riportiamo la riflessione di Enrico Martinet sull’alpinismo all’Everest. L’articolo  stato pubblicato su La Stampa Montagna.

«Tutto è vanità». E sembra vano ogni affanno «sotto il Sole», come insiste Qoelet. Vano quanto seguire il vento o scalare montagne. Oltre al testo biblico resta l’evidenza che alla vanità l’uomo non può sfuggire. Il lato positivo è che la vanità può trainare ambizione, progresso e non essere soltanto illusione, specchio di sé. «La vanità, fine a se stessa, ha oggi trovato nella montagna un luogo perfetto. Pur nella grandezza del mondo verticale quello è il confine stretto della vanità», assicura Annibale Salsa, antropologo, esperto di genti, confini e luoghi alpini. L’Everest è la montagna simbolo, sacra per nepalesi e tibetani, ma violata a più riprese anche per soldi e vanità. Continua a leggere l’articolo su La Stampa

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