Alpinismo

Manaslu, slavina sopra il campo base

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KATHMANDU, Nepal — Un’enorme valanga è scesa sulla parte alta del campo base del Manaslu pochi giorni fa. Un fortissimo boato ha sorpreso nel cuore della notte la spedizione di Mario Merelli e Mario Panzeri, che fortunatamente non ne sono rimasti coinvolti. La slavina però ha portato via alcune tende della spedizione spagnola di Carlos Pauner. "Lo spostamento d’aria è stato impressionante – racconta Merelli – e anche qui dove siamo noi, per fortuna in basso e riparati da un grande dosso, la forza dell’onda d’urto ha divelto due tende".

"Siamo saliti a dare una mano – racconta Merelli sulle pagine del suo sito -, per fortuna nessuno si è fatto male, ma uno sherpa ha fatto letteralmente un volo di 50 metri sulle ali del vento!". Al Manaslu infatti, oltre alla spedizione italiana di Merelli, Panzeri e soci, si trovano anche quella spagnola e un’altra coreana.
 
Le nevicate del giorno precedente e l’enorme valanga, staccatasi nella notte tra giovedì e venerdì, hanno completamente sommerso il campo base. "Le tende sembravano igloo scavati nella neve!" – dice il bergamasco.
 
Dopo aver aiutato gli alpinisti come potevano, i "Super Marios" hanno ospitato a cena e in parte per la notte i colleghi le cui tende erano state sepolte. Nelle ore successive la situazione è tornata tranquilla, ma tra la slavina e le fortissime nevicate, il panorama al campo base del colosso nepalese è cambiato notevolemente.
 
Poi sabato il tempo è tornato sereno, a sufficienza per permettere di portarsi verso i campi alti. Merelli e soci avevano fatto sapere di voler raggiungere domenica Campo 1, posto a circa 5.800 metri. Un programma condiviso anche dalle altre spedizioni.
 
"La neve era alta, ci arrivava fino a metà coscia. Le ultime 4 ore di salita sono state davvero infernali – dice l’americano Nick Rice, salito col gruppo dei correani, secondo il sito Explorersweb -. Una volta a campo 1 abbiamo trovato le tende seppellite sotto 3 metri di neve fresca e compattata dal vento. Tirarle fuori è stato un lavoro eccezionale che ha richiesto un’incredibile sforzo".
 
 
Valentina d’Angella
 
Info courtesy of mariomerelli.com
Foto courtesy of carlospauner.com

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