Itinerari

Itinerario di due giorni al Rifugio Garibaldi, nel Parco dell’Adamello

Lo storico rifugio dell’Alta Valle Camonica (BS) è al centro di un itinerario ad anello in un ambiente d’alta quota di grande fascino

Il Parco regionale dell’Adamello in Lombardia si estende su 51.000 ettari nel cuore delle Alpi Retiche meridionali. Miopi proposte di ridimensionarne i confini fanno capolino ogni tanto tra i politici locali, cosa che ne stravolgerebbe le finalità di protezione di paesaggi ed ecosistemi e si spera che non vengano mai attuate. L’importanza ambientale del parco Adamello è infatti accresciuta dalla posizione geografica che fa da ponte e corridoio ecologico tra altre aree protette: il Parco trentino Adamello-Brenta a oriente, quello dello Stelvio al limite settentrionale a sua volta confinante con il Parco nazionale Svizzero della limitrofa Engadina. Il Rifugio Garibaldi è uno dei rifugi storici in Adamello. Costruito nel 1894 nella Conca del Venerocolo, durante la cosiddetta Guerra Bianca fu trasformato nell’ infermeria Carcano, che faceva parte di un grosso complesso militare a presidio della zona.

L’itinerario

Prima tappa da Malga Caldea al rifugio Garibaldi
Partenza
: Temù (BS), loc. Malga Caldea
Arrivo: Rifugio Garibaldi (2550 m)
Dislivello: + 966 m
Tempo necessario: 3.30 ore
Difficoltà: E

L’itinerario inizia da Malga Caldea (1584 m) raggiungibile in auto o, meglio, con il bus navetta che parte da Temù (prenotazione obbligatoria una settimana prima allo 0364.91045).  La prima parte risale con numerosi tornanti il fianco della montagna lungo la strada che raggiunge la diga del primo lago artificiale: il Laghetto di Avio. Da qui inizia il sentiero 11-1 (come da segnavia) che costeggia il Lago d’Avio passando per il Rifugio Malga di Mezzo (1950 m) dove ci si può fermare per un caffè o una bibita. Il sentiero comincia a salire oltrepassando presto una cascata che si getta nel Lago Benedetto nella Valle dell’Avio, da cui si può ammirare sullo sfondo il Gruppo Ortles-Cevedale nel Parco nazionale dello Stelvio. Raggiunto il pianoro e torbiera di Malga Lavedole (2044 m) il sentiero piega a sinistra su un ponticello di legno che attraversa il torrente Avio.  Da questo punto ben presto inizia una interminabile salita che proprio per questo qualcuno ha soprannominato il Calvario. Questa parte dell’itinerario è molto panoramica con ampie vedute sul sottogruppo del Baitone, e in particolare le vette: Cima di Lastè (3218 m), Cime di Lavedole, Cima Gabriele Rosa (2977 m), Cima Gole Larghe (3003 m), Passo delle Gole larghe (2804 m), Monte Avio (2962 m), Corno di Mezzodì (2961 m). Il Rifugio Garibaldi sarà finalmente visibile una volta giunti alla diga del Venerocolo. Per prenotare il pernottamento: tel. 0364 906209, 339 5236327.

Seconda tappa: dal rifugio Garibaldi al Passo del Lunedì e a Malga Caldea
Partenza
: Rifugio Garibaldi
Arrivo: Malga Caldea
Dislivello: + 100, – 1066 m
Tempo necessario:  3.30 ore
Difficoltà: EE

Il mattino seguente si parte oltrepassando proprio la diga del Venerocolo e dirigendosi lungo l’Alta Via dell’Adamello sentiero n.1 (ora n. 601) verso il cosiddetto Passo del Lunedì, perché attraversato a inizio settimana dai lavoranti delle dighe quando erano in costruzione. Si tratta di una salita di soli 100 metri di dislivello ma molto stretta e cedevole e quindi va affrontata con passo attento e sicuro. Dal valico inizia una lunga discesa verso la diga del Lago Pantano d’Avio (o più brevemente, lago Pantano – 2378 m). Da qui proprio sotto la diga inizia il sentiero che lentamente porterà con una lunga discesa al Rifugio di Mezzo e quindi nuovamente alla Malga Caldea.

Cosa vedere

Il Museo della Guerra Bianca in Adamello con sede a Temù nell’Alta Val Camonica in via Roma 40, conserva numerosi reperti e ricostruzioni della vita dei nostri militari durante la cosiddetta Guerra Bianca che insanguinò le vette adamelline nel periodo 1915-1918. Per informazioni sulle aperture contattare il museo, tel. 0364 94294, info@museoguerrabianca.it.

Come arrivare

Temù, da dove inizia la salita per la malga Caldea, si raggiunge dalla Lombardia percorrendo la SS42 del Tonale lungo la Val Camonica. Dal Trentino sempre lungo la SS42 si oltrepassa il Passo del Tonale dopo aver attraversato la Val di Sole.

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