Dal Lago Aviolo a Malga Stain, dove la Val Camonica dà spettacolo
Lunga escursione nel Parco regionale dell’Adamello tra accoglienti rifugi e lungo la selvaggia Val Gallinera
Anno 1864, l’Italia muove i primi passi dopo l’unificazione ancora lontana dall’essere completata. Il 1864 è anche l’anno di grandi imprese, come la conquista della vetta dell’Adamello da parte di un giovane alpinista boemo, Julius von Payer, aiutato dalla guida alpina della Val Rendena, Girolamo Botteri, mentre alcuni scienziati cominciano ad ampliare le conoscenze su questo gruppo montuoso. Una delle prime e più interessanti esplorazioni scientifiche fu quella effettuata dal botanico Paul Günther Lorentz che in compagnia dell’amico e collaboratore August Holler si avventurò sulle cime adamelline attraversando alcune delle valli più remote. Particolarmente interessante il passaggio di questi scienziati-pionieri nella selvaggia Val Gallinera, oggi zona di Riserva Integrale del Parco Regionale dell’Adamello, che si può raggiungere passando da una delle conche più belle del Bresciano, quella dove si distende il lago Aviolo.
L’itinerario
Partenza: Rifugio La Cascata, Val Paghera, Vezza d’Oglio (BS)
Arrivo: Rifugio Malga Stain, Val Gallinera, Edolo
Dislivello: 885 m
Tempo: 5.30 ore
Difficoltà: E
Periodo: da giugno a ottobre a seconda dell’innevamento
Da Vezza d’Oglio, in Val Camonica, si seguono le indicazioni per il Rifugio La Cascata (1435 m) in Val Paghera. Lasciata l’automobile (attenzione alcuni parcheggi nel periodo estivo sono a pagamento) si prosegue lungo il sentiero CAI n° 21 che risale un erto canalone sassoso percorso da un torrente, fino a raggiungere il Rifugio Sandro Occhi all’Aviolo a quota 1930 metri. Qui si apre la splendida conca dell’Aviolo preceduta dal lago omonimo creato nel 1935 dalla Società generale elettrica cisalpina per alimentare la centrale idroelettrica di Sonico. Se i piani di una barriera in grado di innalzare il livello delle acque del torrente Aviolo di oltre 50 metri avessero avuto un seguito oggi non potremmo ammirare questo splendido altopiano chiuso a nord dalla parete del Corno Baitone e da ciò che resta del suo ghiacciaio.
Si continua incrociando più volte le sponde del torrente Aviolo che scende dalla bastionata nord del gruppo del Baitone, serpeggiando lungo l’altopiano con acque di una limpidezza che sembra aver ispirato i versi del Petrarca fino all’attacco della salita per il Bivacco Festa (2.320 m). Il sentiero sale con una serie di stretti tornanti fino al Passo Gallinera. Qui, se c’è posto, si può decidere di dormire al Bivacco o, dopo una breve sosta, proseguire lungo una non sempre agevole discesa che attraversa la selvaggia Val Gallinera fino alla Malga Stain, confortevole rifugio dove poter mangiare e riprendere fiato. Se avete lasciato una seconda auto alla base del sentiero per la Malga Stain siete quasi arrivati, altrimenti l’alternativa è proseguire lungo il sentiero n°72 per altre 2.30 ore fino alla strada che risale la Val Paghera e da qui al posteggio.
L’attrazione dopo la gita
Il Museo della Guerra Bianca in Adamello, a Temù (via Roma 40, 0364 94294), ricorda con una serie di reperti e ricostruzioni originali quanto accadde negli anni tra il 1915 e il 1918 ai soldati impegnati sulle cime adamelline durante quella che è stata poi ricordata come la Guerra Bianca. In agosto è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 (biglietto 7 €).
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