Itinerari

Escursione ai laghi di Cardeto, nelle Orobie bergamasche

Tre piccoli specchi d’acqua d’alta quota con vista sul Pizzo Redorta, una storica via di passaggio tra le valli Seriana e Brembana, poca gente in giro: gli ingredienti giusti per una giornata da ricordare

Wilderness a due passi da Bergamo? La Conca dei Laghi di Cardeto nel cuore del Parco delle Orobie Bergamasche è una vera sorpresa per chi non conosce il fantastico ambiente dell’Alta Val Seriana e si avvicina molto al concetto di wilderness. 

L’itinerario: da Ripa di Gromo al Passo della Portula

Partenza: Ripa di Gromo, BG (951 m)
Arrivo: Passo della Portula (2273 m)
Dislivello: 1.322 m
Tempo di percorrenza: 5.30 ore a/r
Difficoltà: E

Con la borraccia ben riempita viste le scarse possibilità di rifornimento, si affronta la salita da Ripa di Gromo lungo il sentiero 233. Dapprima il viottolo acciottolato costeggia alcune baite frequentate quasi esclusivamente d’estate e si affaccia sull’Alta Val Seriana dominata dal monte Vigna Soliva. Poi, accentuata la pendenza, si inoltra in un fitto bosco in cui prevalgono gli abeti con il classico tronco diritto e la chioma conica. Il sentiero non dà tregua e continua a salire ripido fino alla Baita Nedulo (1487 m) superando così in circa 60 minuti un dislivello di 500 metri. Qui il panorama si riapre al nostro sguardo, allietato dalla vivace fioritura del maggiociondolo, ma non è tempo di fermarsi; meglio proseguire per la nostra prima meta: il laghetto basso di Cardeto. Ignorato l’incrocio con il sentiero 261, che ci riporterebbe nel fondovalle, la deviazione che ci interessa è a quota 1680 metri. Qui è chiaramente dipinta su un masso la freccia del sentiero 233A che permette di recarsi sulle sponde di alcuni splendidi specchi d’acqua. Il primo dopo pochi passi è il Lago Basso a 1708 metri. Per poterne avere una visione d’insieme meglio proseguire lungo il sentiero risalendolo fino ad un affaccio naturale sul lago; lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi è notevole: le Alpi Orobie dal Pizzo Redorta (3038 m, seconda vetta delle Alpi Orobie dopo il Pizzo Coca) alla cima del Monte Vigna Vaga incoronano l’Alta Val Seriana. Ancora un breve dislivello e siamo al Lago di Mezzo a quota 1798 m: Nelle sue limpide acque si riflettono la cima ancora bianca di neve del Pizzo Redorta e la sagoma di alcuni escursionisti che con passo deciso si allontanano verso il lago successivo. Siamo infine all’ultima pozza, il Lago Alto di Cardeto (1862 m). La Sella di Portula, è ormai ben visibile e a questa quota i candidi crochi si fanno strada attraverso le ultime chiazze di neve. Superati i 1000 metri di dislivello l’escursione potrebbe anche concludersi qui; ma vale la pena proseguire fino al Passo di Portula (2273 m), posto probabilmente su un’antica via dei metalli di origine romana, visto che la zona era una volta costellata di miniere di ferro, d’argento e rame. Dal Passo, che divide la Val Seriana dalla Val Brembana, si può raggiungere senza difficoltà la vetta del Monte Madonnino (2.502 m).

Sulla via del ritorno si può raggiungere con una breve deviazione dall’itinerario già percorso in salita la Baita Alta di Cardeto (1921 m). Un’altra deviazione porta invece alla Baita Cardeto “Flavio Rodigari”. Il rifugio, con notevoli viste sui laghi, è gestito dai volontari dell’associazione Cardeto solidale (347-8417335  info@cardetosolidale.it) che sostiene progetti di carattere umanitario in varie parti del mondo. 

Come arrivare all’inizio del sentiero

In circa 45 minuti da Bergamo, traffico permettendo si raggiunge a Gromo, il cui centro storico di impianto medievale è dominato dal Castello Ginami, da cui può iniziare l’escursione verso le Orobie. Chi desidera evitare di affrontare un eccessivo dislivello può proseguire in auto fino alla località Ripa di Gromo, in particolare alla chiesetta alpina della S.S. Trinità. Qui, non senza qualche difficoltà di parcheggio, si può lasciare l’auto.

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