A piedi o con le ciaspole da Malga Zannes fino ai piedi delle Odle, in Val di Funes
Tranquilla passeggiata in una delle più spettacolari, e silenziose, vallate dell’Alto Adige. Per toccare con mano la base delle pareti sulle quali è nata la leggenda di Reinhold Messner
La Val di Funes in Alto Adige è una vallata laterale che si snoda verso est, a partire da quella dell’Isarco. Il paesaggio è caratterizzato da morbide terrazze erbose di media montagna, dolci declivi, paesi e villaggi curatissimi. Anche la cultura rurale e lo stile di vita degli abitanti fungono da richiamo per un turismo che cerca pace e quiete oltre alla bellezza della natura, con la quasi assoluta assenza di impianti di risalita. La val di Funes (Villnößtal in lingua tedesca) è inoltre la prima Slow Food Travel area in Alto Adige.
Ciò che rende unica quest’area è la mutazione improvvisa del paesaggio nell’alta valle che viene incorniciata dal gruppo delle Odle. Le praterie si distendono fino ai piedi di questa serie di monoliti e guglie verticali. Il termine Odle deriva dalla locale lingua ladina e significa semplicemente “aghi”, riferendosi alla forma aguzza di molte vette del gruppo. Le Odle di Funes (in tedesco Villnösser Geisler) comprendono le principali cime della catena e sono poste a sud rispetto alle Odle di Eores. Le cime principali sono: Sass Rigais (3.025 m), Furchetta (3.025 m), Sass de Porta o Seekofel (2.915 m), Sass da l’Ega o Wasserkofel (2.915 m), Grande Fermeda (2.873 m), Gran Odla o Feislerspitz (2.832 m), Sass de Mesdì o Mittagsspitz (2.760 m) e Monte Tullen (2.654 m).
Le zone più alte della valle sono comprese nel Parco naturale Puez-Odle istituito a protezione dell’area naturale a partire dal 1978.
Le montagne di casa di Reinhold Messner
Le Odle sono le montagne di casa della famiglia Messner e Reinhold cresce a Funes circondato proprio da queste vette. Come lui stesso racconta sale all’età di soli 5 anni sul Sass Rigais accompagnato dal padre. Ancor oggi non è difficile immaginare come un bambino che dal fondovalle guardi i profili delle Odle rimanga impressionato da tanta grandezza. Ma di certo non è bastato il paesaggio per rendere la storia e la vita di Reinhold Messner così straordinaria come la conosciamo.
L’itinerario
Partenza: Malga Zannes (1.676 m)
Quota massima: 2.030 m
Dislivello positivo: 412 m
Tempo di percorrenza: 3.30 ore (a/r)
Difficoltà: facile
Il percorso proposto per arrivare ai piedi delle Odle parte da Malga Zannes, il punto più alto raggiungibile in auto con i suoi 1.676 m. Vi si arriva dopo aver percorso tutta la valle, sei chilometri oltre il paese di Santa Maddalena. Il parcheggio a fianco della malga è a pagamento e ha un numero di posti limitato. In alternativa il luogo è raggiungibile anche con un servizio di bus pubblico che passa ad ogni ora ad esclusione dei mesi di novembre ed aprile.
Si segue il segnavia n. 33 in direzione ovest. Dopo circa 1 km si imbocca il sentiero 33B che si inoltra nel bosco su percorso ampio che avanza in costante ma moderata salita. In caso di neve battuta si può procedere con scarponi e ramponcini, invece con abbondante neve fresca ciaspole o gli sci da fondo saranno più indicati. Di tanto in tanto il bosco si apre e lascia intravedere i profili delle Odle.
Più avanti si incrocia il segnavia n.34, che si segue e conduce fino ad una grande radura fuori dal bosco in cui si trova il Rifugio delle Odle o Geisleralm (1996 m) in un luogo da cui si ha una visuale panoramica notevolissima su tutto il gruppo delle Odle. E’ il posto giusto per concedersi una sosta e rifocillarsi mentre con gli occhi si gusta il paesaggio. L’itinerario potrebbe concludersi qui, ma il consiglio è quello di prendere il sentiero che di fronte al rifugio conduce verso la parete delle Odle guadagnando ulteriormente quota fino ad un altopiano appena punteggiato da qualche grande albero che resiste nonostante la quota quasi proibitiva. Si può arrivare così ancora più vicini a queste grandi guglie verticali, che viste da vicino e dal basso danno più che mai l’idea della loro grandezza. Si rientra per lo stesso percorso.
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Articolo già pubblicato in precedenza e aggiornato dalla redazione di Montagna.tv il 30 novembre 2024.