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Divieto di salita per 5 anni e 10.000$ di multa al medico “bugiardo” del Denali

Nel maggio 2021 il Denali, la vetta più alta del Nord America, era stata teatro di una particolare vicenda di soccorso. Un medico statunitense, il dottor Jason Lance, aveva richiesto l’invio di un elicottero in alta quota per soccorrere alcuni alpinisti colpiti da ipotermia in fase di discesa. In realtà, sulle pendici del Denali, nessuno in quel frangente avrebbe manifestato una simile sintomatologia. Semplicemente il dottor Lance, radiologo dello Utah, non aveva molta voglia di scendere a piedi. Una “bugia” per la quale il medico è stato accusato di reato federale.

Una vicenda frutto di egoismo

Un riassunto che semplifica una dinamica alquanto complessa: Lance aveva infatti effettuato, prima della chiamata incriminata, una prima richiesta di soccorso a seguito della caduta di un alpinista, effettivamente in preda al mal di montagna. Pensando probabilmente di poter sfruttare l’occasione per una discesa agevolata, aveva inviato durante tali soccorsi un secondo messaggio via satellitare, richiedendo una evacuazione per se stesso e il manipolo di alpinisti con cui si trovava nella zona del Denali Pass (5500 m), in quanto “Bloccati senza equipaggiamento dopo la caduta dell’alpinista”. 

Dal centro di gestione delle emergenze gli è stato richiesto di contattare direttamente il Denali National Park, che ha invitato l’alpinista a provare a scendere in autonomia, se in possesso di una corda, in quanto il sole era ormai al tramonto e non era fattibile effettuare voli in notturna. Lance avrebbe deciso così di giocarsi l’ultima carta, evidenziando la presenza di 2 alpinisti (non in cordata con lui, che si era lanciato in un tentativo di vetta in solitaria prima di rinunciare) in stato di shock con lieve ipotermia. Uno scenario decisamente più delicato, che ha portato le autorità ad autorizzare una seconda missione di soccorso.

L’elicottero è decollato, ma nel mentre, dal campo base avanzato è giunta notizia che il dottore e i due alpinisti in ipotermia, stessero scendendo in autonomia. I due protagonisti involontari della vicenda hanno successivamente dichiarato di non aver avuto alcun sintomo di ipotermia, anzi di aver provato a convincere Lance a scendere al campo base avanzato. A peggiorare la situazione giudiziaria di Lance vi è il fatto che abbia cancellato tutti i messaggi inviati da satellitare (recuperati poi dalle autorità).

“Impedire le indagini su un incidente quasi fatale e tentare di garantire il soccorso in elicottero sotto premesse fuorvianti mostra un egoismo e un’indifferenza nei confronti della sicurezza pubblica e della scarsità di risorse di soccorso che è inaccettabile ovunque, per non parlare della vetta più alta del Nord America, ha affermato Il procuratore degli Stati Uniti John E. Kuhn, del distretto dell’Alaska.

Come è andata a finire?

A distanza di quasi un anno, per il dottor Lance è arrivato il momento di pagare le sue colpe. Venerdì 1 aprile il giudice Scott A. Oravec ha stabilito per il radiologo una pena pecuniaria pari a 10.000$ totali: 5.000 come multa per aver interferito nelle operazioni di soccorso e 5.000 come donazione alla organizzazione dei soccorritori volontari del Denali. Inoltre dovrà rispettare un divieto di salita sul Denali per 5 anni.

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