AlpinismoAlta quota

Neve, neve e ancora neve sulle invernali in Himalaya

È da un po’ di giorni che non diamo aggiornamenti sulle spedizioni invernali, il motivo è presto detto: non succede un granché a parte nevicare.

L’unica piccola finestra di bel tempo che si è concessa sul Manalsu è stata sfruttata da Txikon, Moro e compagni per tornare al campo base dopo una lunga pausa a valle e fare una veloce puntata a C1 allo scopo di verificare di persona la situazione. “Con Alex e Iñaki oggi siamo saliti fino a 5100 m. in esplorazione. Tanta troppa neve!”, scrive il bergamasco spiegando che sulla montagna ci sono circa 4 metri di neve fresca. “Calcoliamo che per far stabilizzare tutta la neve accumulata e arrivare a C1 dovremo aspettare 5-6 giorni – scrive invece lo spagnolo -. E le previsioni portano di nuovo neve… quindi calma e molta pazienza. Niente è impossibile!”E infatti oggi sono tutti al campo base ad attendere che il ritorno della neve, come annunciato dalle previsioni del fidatissimo Karl Gabl.

Stessa sorte la stanno avendo le due squadre impegnate al Cho Oyu, che al momento a causa di neve e vento non sono riusciti a progredire in alto.

Premesso che tutte le spedizioni sono ancora molto motivate, non si può fare finta di nulla circa il fatto che oramai il tempo a loro disposizione è quasi finito. L’inverno astronomico, quello che termina il 21 marzo ed è adottato dalla comunità alpinistica come limite massimo per realizzare un’invernale, è ancora lontano, ma i permessi di scalata invernali in Nepal terminano il 28 febbraio. C’è sempre l’opportunità di chiedere un nuovo permesso primaverile per continuare a scalare oltre, ma sono soldi in più e ne deve valere la pena anche in considerazione delle previsioni a lungo termine. Vedremo come si comporteranno i vari team.

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