AlpinismoPareti

Tamara Lunger alla conquista di tutti i 3000 di Spagna

Tamara Lunger è da pochi giorni partita per il suo nuovo progetto: un viaggio in van lungo la Spagna per salire tutti i 3000 del Paese. Un’avventura non solo alpinistica, ma multisport: kayak, bicicletta, parapendio, arrampicata ne faranno parte.

L’alpinista altoatesina ha iniziato nella zona dei Pirenei. La prima scalata di riscaldamento è stata sul Caval Bernat, al Montserrat, poi i primi due 3000: il Pica D‘ Estats (3143m) e il Pic de Comaloforno (3.029m). La seconda parte del viaggio sarà in Sierra Nevada, patrimonio dell’UNESCO, per concludere il suo tour a Tenerife dove si trova il Vulcano Teide (3.715 m.), la montagna più alta di Spagna. 70 giorni alla scoperta della Spagna con una tappa iniziale a casa di Sergi Mingote, dove Lunger è andata a trovare la famiglia dell’alpinista scomparso lo scorso inverno sul K2.

Una modalità di viaggio non nuova per Tamara Lunger, che l’anno scorso aveva dedicato 82 giorni a girare l’Italia scalando le vette più alte di ogni Regione scoprendo le bellezze della Penisola grazie anche alle persone e atleti incontrati in viaggio. Non una spedizione estrema, come ci ha abituato in passato, ma comunque densa di interesse per aiutare anche a scoprire territori vicini dove poter vivere tutti piccole e grandi avventure.

Tags

Articoli correlati

5 Commenti

  1. Ciò che fa non mi sembra mai né carne né pesce, non capisco come possa essere soddisfatta di se stessa.
    E’ questo che la rende famosa fra la gente e le dà un reddito, o fa un qualche lavoro ?
    Comunque si fa delle belle e lunghe girate e un po’ la invidio.
    E poi: basta con Moro, o Moro basta con lei, per ordine di Barbara ?
    Questo si che sarebbe un bel pettegolezzo per “alpinisti veri” !

    1. HO pensato anche io la stessa cosa 😀 ma alla fine se lei è felice e riesce a mantenersi cosi con questi “progetti di avventura” fa benissimo… anche io la invidio. Il 99% della gente è nella ruota del criceto e nn sa come uscire. Lei al momento ha trovato il modo per star fuori dalla ruota e già per questo va rispettata.

  2. Una volta si facevano le foto ricordo messi “in posa”, con aria sorridente, simpatica e soddisfatta per la giornata che si era vissuta, ora per molti sembra d’ obbligo dover sfogliare in futuro i propri album fotografici/hard disk/quello che sia, riguardandosi mentre si compie sempre e solo lo stesso stupido gesto; che tristezza, un mondo di poveri cornuti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close