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Stefano Ghisolfi: “So che posso salire un 9c ma Bibliographie non lo è!”

Alexander Megos d'accordo su un grado 9b+

Non abbiamo fatto in tempo ad annunciare il primo 9c di Stefano Ghisolfi che il diretto protagonista della prima ripetizione di Bibliographie, via liberata da AlexanderMegos a Céüse (Francia) nell’agosto 2020 ha sorpreso tutti con una affermazione: “So che posso salire un 9c ma Bibliographie non lo è!”.

Troppo poco dura per essere un 9c

La decisione di “sgradare” il 9c di Céüse (per sapere tutto sui gradi dell’arrampicata) è ovviamente seguita a una attenta riflessione, riportata in un post sui social il 26 agosto scorso:

“Ieri e il giorno prima ancora, mi sono voluto concentrare sul mio viaggio, sulla salita e sulle persone attorno alla storia di Bibliographie. Ho evitato di proposito di parlare di gradi, ma mi pare inevitabile farlo. Mi sono preso un giorno per pensare e trovare le parole giuste. Quando ho iniziato a provare Bibliographie non potevo immaginare che potessi essere in grado di salirla in una singola stagione. Guardando il video di Alexander Megos, la via mi pareva impossibile e dato che lui ha impiegato 60 giorni, ho iniziato a progettare convinto di doverci tornare per più anni. Alla fine, mi sono sentito bene sulla via fin dall’inizio, ho trovato un nuovo beta per il passaggio chiave (scambiando mano sinistra e destra rispetto ad Alex) e un nuovo beta per il secondo passaggio chiave.”

“Ho terminato la salita in 25 giorni totali nel corso di 3 mesi e ho provato a effettuare confronti con Change e Perfecto Mundo, cambiando opinione ogni giorno – prosegue Stefano – . Change mi ha richiesto lo stesso tempo, Perfecto Mundo un po’ di più, ma ritengo che le 3 vie possano essere riconosciute dello stesso grado. So che posso salire un 9c, ma perché una via sia di tale grado è necessario chee sia più dura di un 9b+ esistente, e a mio avviso Bibliographie non lo è. Questo non significa che io voglia sminuire la performance di qualcuno, quella di Alex come la mia, è comunque un traguardo incredibile (soprattutto la prima salita che include aspetti mentali e fisici molto più complessi) ma vorrei solo essere onesto su come mi sono sentito nell’affrontare Bibliographie, e questa è solo la mia opinione. Magari avremo modo di sentirne altre a breve. Sarei stato davvero felice nel riconoscermi come terza persona in assoluto ad aver salito un 9c, ma in cuor mio so che non lo sono (ancora).”

La reazione di Alexander Megos

Alexander Megos ha a sua volta deciso di esprimere le proprie riflessioni in merito attraverso i social.

“9b+? 9c? Qual è la differenza e come si fa a sapere che grado attribuire a una via?si legge in un post datato 29 agosto – All’inizio pensavo che il numero di giorni che impieghi per una salita potesse essere il migliore indicatore di quanto tale via fosse dura. Pertanto ho pensato che i 60 giorni impiegati per Bibliographie potessero renderla la via più dura che io avessi salito fino a quel momento. Nel momento in cui si è diffusa la notizia della salita, la gente ha subito iniziato a specularci sopra. Ho sempre avuto la sensazione che il 9c potesse non essere il grado appropriato per la via, ma mi sono sentito addosso una tale pressione da parte del mondo dell’arrampicata in cui già si diceva che dovesse essere necessariamente 9c considerati quei 60 giorni in parete.”

“Alla fine non avevo neanche più piena convinzione del grado, perché ho cambiato il mio beta così tante volte, ho fatto delle pause estremamente lunghe sulla via ed è stata una lotta cercare di confrontarla con altre vie già salite – prosegue – Ho sottostimato quanta differenza possa fare essere certi di avere in mente il giusto beta. Su Bibliographie ero convinto di avere un buon beta finché non sono tornato la stagione successiva e l’ho modificato totalmente. E questa cosa è successa due volte. Quindi alla fine ho speso la maggior parte di quei 60 giorni alla ricerca del beta, modificandolo e senza essere certo di potercela fare. Mi sono convinto sempre di più che quella via fosse la più dura mai affrontata nella mia carriera.”

“Quando Stefano Ghisolfi e alcuni altri hanno iniziato a provarla, hanno trovato nuovi beta per ambedue i passaggi chiave – continua Megos – . Entrambi sono beta che io non ho provato quando ero all’opera sulla via. Mi sono chiesto come fosse possibile. Ho speso parecchie ore su quei pochi metri quadri di roccia, avrei dovuto essere in grado di notare ogni opzione. Ho realizzato a un certo punto che fossi così convinto di avere in tasca il beta giusto, da smettere di provarne altri. Ovviamente ho toccato le prese del nuovo beta, ma non ho in effetti provato al 100% a vedere se potesse avere senso. Ogni volta che ho cambiato un beta è stato perché non ero in grado di arrampicare il beta definito in precedenza. A un certo punto ho deciso che quello doveva essere il beta da salire e ho smesso di provare nuove cose. Ce l’ho fatta ma ho imparato qualcosa per il futuro.”

“Sono davvero grato della tua onesta opinione Stefano – conclude il tedesco – E sono d’accordo sul 9b+ e ora è tempo di iniziare a guardare (insieme a Stefano) al prossimo potenziale 9c”.

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2 Commenti

  1. Alla fine Ondra non a caso aveva fatto il suo video su come si gradano le vie subito dopo l’attribuzione del 9c alla via Megos quasi a voler significare che prima di dare quel grado bisogna essere più che sicuri. E, a quanto pare, aveva ragione.

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