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Attenti al caldo in montagna! I consigli del CNSAS per un Ferragosto sicuro

L’anticiclone africano, che sta “regalando” alla Penisola, in particolare alle regioni del Centro-Sud, temperature da capogiro attorno se non al di sopra dei 40 gradi in molte città – da segnalare la temperatura record di 48.8°C toccata da Siracusa nella giornata di mercoledì 11 agosto – , ci accompagnerà in questo weekend di Ferragosto. La tentazione di andare a cercare refrigerio in montagna è grande e comprensibile ma, come evidenzia il Soccorso Alpino e Speleologico, bisogna fare attenzione. Perché anche alle quote più alte il sole si fa sentire.

I consigli del CNSAS

“In queste giornate di caldo torrido si raccomanda di astenersi dall’affrontare salite eccessivamente impegnative, specialmente sui versanti completamente esposti al sole e privi di fonti di approvvigionamento di acqua – scrive il CNSAS – . I pericoli dovuti al caldo, quali i colpi di calore e gli sfinimenti sono dietro l’angolo e possono risultare fatali in ambiente impervio, dove il fisico è sollecitato oltremodo e dove è richiesta la massima attenzione.”

“Prima di partire per un’escursione – si legge ancora – , che sia in montagna o al mare per raggiungere una spiaggia isolata, è bene informarsi sempre sulla presenza di fonti d’acqua e sul loro stato. Si deve cercare di partire alle prime ore del mattino, evitando di camminare nelle ore più calde, portando sempre con sé nel proprio zaino almeno 2,5 litri d’acqua a testa, frutta fresca, accessori adeguati per coprirsi dal sole (cappello, telino, ecc.), occhiali e creme protettive. Sembrano consigli banali ma le statistiche altro dicono. Buone ferie e buone vacanze.”

Focus sulla Sicilia, regione dalle temperature record

Fa eco al Soccorso Alpino Nazionale quello della Sicilia, regione in questi giorni alle prese non solo con picchi di calore fuori scala ma anche con incendi – per la maggior parte dolosi, come si sta verificando nelle ultime settimane in gran parte delle regioni del Sud, alimentati dal vento di scirocco e dalle alte temperature – che stanno devastando le aree montane. E con l’Etna che si diverte a sbuffare e spargere sabbia nera su paesi e spiagge.

Di seguito il comunicato del CNSAS siciliano, contenente un decalogo per gli escursionisti di agosto.

“Temperature superiori ai 40 gradi, basso tasso di umidità, forti venti caldi che favoriscono l’innescarsi e il rapido diffondersi degli incendi, in particolare negli ambienti extraurbani, impervi e boschivi, frequentati da turisti ed escursionisti. Questo lo scenario emergenziale che ci sta riservando l’estate 2021 e a causa del quale si stanno moltiplicando gli incidenti ai quali sono chiamati ad intervenire i volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Sempre più escursionisti, anche esperti, e frequentatori occasionali dei sentieri di montagna, nelle ultime settimane sono incorsi in infortuni causati da disidratazione, insolazioni e colpi di calore, affaticamento, ma sono anche rimasti vittime di patologie cardiache e respiratorie, con esiti in alcuni casi gravi. 

Il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano raccomanda a tutti coloro che si trovano in queste settimane in Sicilia di approcciarsi alle montagne e agli ambienti impervi dell’Isola con senso di responsabilità e consapevolezza.

Si raccomanda di pianificare il percorso, indicare ai familiari o al gestore dell’alloggio la zona e i tempi dell’escursione e informarsi, prima della partenza, se la zona scelta è interessata o è stata interessata da incendi. Occorre evitare le ore più calde e assolate della giornata, indossare abbigliamento tecnico traspirante e calzature adeguate, munirsi di adeguata scorta di acqua. Accertatevi di avere la batteria del cellulare carica e, se possibile, portate con voi un GPS per conoscere sempre la posizione e comunicarla in caso di emergenza. Anche se d’estate, controlliamo il meteo nei giorni precedenti e nel giorno dell’escursione, ricordandoci che, in caso di improvvisi temporali, i fulmini, oltre ad essere pericolosi per il rischio di shock elettrico, possono innescare incendi, in particolare in ambienti asciutti, caratterizzati da sterpaglia secca o da sottobosco ricco di fogliame.

Per le escursioni notturne è fondamentale conoscere perfettamente le zone e i sentieri che si intendono percorrere, dotarsi di sistemi d’illuminazione funzionanti, affidabili, come lampade frontali e torce a led con batterie di ricambio, evitando di utilizzare la lampada del telefonino. 

In caso di difficoltà, segnalate correttamente ai soccorritori il luogo dove vi trovate, attraverso le coordinate GPS (se in vostro possesso) o descrivendo elementi caratteristici del paesaggio che vi circonda. Indicate il numero di persone coinvolte e la situazione di pericolo nella quale vi trovate.

Per quanto riguarda le escursioni sull’Etna, invitiamo tutti al rispetto delle indicazioni e dei divieti di avvicinarsi alle zone dell’evento eruttivo, per i pericoli dovuti agli effetti esplosivi, anche a distanza, e il costante rischio di frane e flussi piroclastici.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), in caso di incidenti in montagna, su pareti di roccia, sentieri, gole fluviali, ambienti innevati o in caso di dispersi in ambiente impervio o sotterraneo, è allertabile mediante il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, sempre specificando se si tratta di un intervento sanitario o a rischio evolutivo sanitario. 

Il NUE112 trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa 118, alla quale si richiederà, per competenza di Legge, l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) referente esclusivo dei servizi sanitari regionali per l’esecuzione del soccorso sanitario in ambiente montano ed impervio, anche in collaborazione con la componente sanitaria del servizio 118 e per l’esecuzione degli interventi di soccorso che possono avere un potenziale rischio di evoluzione sanitaria.”

In Calabria preoccupano più gli incendi del caldo

L’appello siciliano va a braccetto con quello del Soccorso Alpino della Calabria, altra regione avvolta dalle fiamme. Riportiamo di seguito il comunicato, evidenziando che i suggerimenti forniti da ambedue i comunicati restano validi anche per le altre regioni italiane in queste giorni alle prese con incendi difficili da controllare.

“Il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria raccomanda a tutti coloro che frequenteranno in questi giorni le montagne e gli ambienti impervi della Calabria di tenere presente, oltre le regole di sicurezza già note, ulteriori informazioni per trascorrere il Ferragosto in totale tranquillità.

I numerosi incendi attivi, in questi giorni, su tutto il territorio regionale e le elevate temperature sono PERICOLI REALI che possono cogliere impreparati turisti e escursionisti. È IMPORTANTISSIMO e NECESSARIO informarsi, prima di partire, se la zona scelta è interessata da incendi. Si raccomanda, come sempre, di pianificare, preventivamente, l’itinerario che si intende percorrere, e di comunicare ai familiari o amici la zona dell’escursione. Non camminare durante le ore più calde della giornata, indossare abbigliamento tecnico traspirante e calzature  adeguate. Portare nel proprio zaino una scorta d’acqua sufficiente (almeno 2,5 litri a testa) ed un kit di pronto soccorso.

Valutare, attentamente, le condizioni meteo. Rinunciare all’escursione se non si ha una idonea preparazione fisica. Attivare l’ app “salvavita” GEORESQ sul cellulare. Per tutte le emergenze in zone montane impervie o in grotta chiama il 118 richiedendo espressamente che sia allertato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Non farsi prendere dal panico e non spostarsi dal luogo in cui ci si trova: ciò faciliterà l’individuazione da parte dei soccorritori. Gli operatori del 118 chiederanno tutte le informazioni indispensabili, e daranno opportuni consigli in attesa dell’arrivo dei soccorsi.”

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5 Commenti

  1. Anche camicia e pantaloni lunghi…cosiglierei fibre naturali se c’e’sole…In caso di maltempo improvviso copri pantaloni a cerniere integrali imbottiti. Anche avambracci e gambe si ustionano e pure naso e orecchie.L’acqua limpida di pozze e’ invitante ma potrebbe contenere batteri e comportare un successivo squaraus. Se nello zaino c’e’la sacca contenitore, la metterei in feezer se la gita dura a lungo, Piano piano si liquefa.Tra la frutta , consiglierei almeno un limone e mele croccanti e gomme menta.(la cicca esausta si avvolge in fazzolettino e si porta a vale, come pure contenitori ; briciole e bucce commestibili ai gracchi )

  2. Nel decalogo manca:
    – contrassegnare il percorso con briciole di pane o sassolini bianchi come Hans eGretel.
    Socc. Alp. sempre più ridicolo!!!

  3. Consigliare e’ consentito, mettere in pratica e’opzionale, chi afferma che sono direttive del sistema, puo’sempre confutare effettuando escursioni all’insegna della trasgressione, andando in senso contrario, NESSUN accorgimeto attuato:Niente acqua, niente vestiario , niente calzature pesanti…..come in spiaggia, niente questo e quello e evitare accuratamente di poter contattare con smartphone ogni soccorso.. neppure gridare ..neppure chiedere a qualche compagno occasionale almeno un sorso di acqua , un tubetto di crema, nonportarsi carta topografica, non comunicare un percorso …..POI se tutto gli andra’ per il verso giusto, allora potra’ dire che i consigli sono una forma di tentativo di asservimento a un POTERE .
    La cintura di sicurezza impiccia, la foto sul pacchetto di sigarette e’comica, gettare un mozzicone in pineta cosa vuoi che sia…libera griglia in libero bosco ecc.

  4. Dicono i grilli parlanti: non immergersi rapidamente in acqua dopo essere stati a lungo a sole,
    “Oltre all’avvertenza di fare il bagno al termine della digestione, il consiglio è quello — in qualsiasi momento della giornata — di entrare in acqua un poco alla volta per evitare improvvisi sbalzi termici. Magari bagnandosi la parte alta del corpo dopo aver immerso solamente le gambe. La prudenza, pensando ai morti dello scorso anno, non è mai troppa.”
    altri consigli:https://www.today.it/salute/idrocuzione-malore-acqua-cosa-e.html
    Numerosi I casi di cronaca recentissimi che avvengono nelle modalita’ descritte di tuffo refrigerante.
    CHE C’AZZECCA CON UN SITO MONTAGNA? MAI VISTO IMMERSIONI IN TORRENTI SPUMEGGIANTI E POZZE DI ACQUA CRISTALLINA O LAGHETTI ? ANCHE LUNGO IL PIAVE SUCCEDE!
    Se un esperto umano o sotto forma di cartello o manualetto mette in guardia dal tuffo improvviso e consiglia lenta e gradual immersione, viene considerato un fastidioso bacucco
    Se poi un corpo di annegato o infartuato causa moltoprobabile IDROCUZIONE, vien deposto a terra dai soccorritori coperto da un asciugamano ed il resto dei villeggianti continua la sua passeggiata girandoci attorno, allora scatta l’indignazione di chi fotografa e ci fa un pistolotto moralistico su social o giornale. Se uno e’indifferente ed insofferente ai consigli e norme, perche’ mai i pavidi rispettosi dei diktat dovrebbero provare eccessiva empatia ormai a disastro avvenuto?

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