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Matteo Pasquetto, le sue ceneri disperse sulle Grandes Jorasses

Matteo Pasquetto resterà per sempre tra le montagne che tanto amava. Nella mattina di giovedì 27 agosto le sue ceneri sono state sparse sul Monte Bianco. La vetta su cui lo scorso 7 agosto si è prematuramente interrotta la sua vita, a causa di una fatale caduta in fase di discesa al termine dell’apertura di una nuova via sulla Est delle Grandes Jorasses.

I familiari, insieme alla compagna dell’alpinista varesino, Marta Cavallari, e gli amici che erano insieme a lui in quel tragico giorno, Matteo Della Bordella e Luca Moroni, sono saliti fino alla conca delle Grandes Jorasses, sopra il Rifugio Boccalatte, in Val Ferret. A 3000 m di quota, qualche centinaia di metri più in basso rispetto al punto dell’incidente, si è proceduto alla dispersione delle ceneri.

Il sollievo dell’affrontare insieme il lutto

Un momento di raccoglimento, di unione tra coloro che, come raccontato da Marta in un post Instagram, hanno con ruoli diversi vissuto la medesima esperienza, facendosi forza a vicenda.

“Ci sono delle esperienze nella vita che si preferirebbe non provare, ma spesso non possiamo scegliere, ci troviamo a viverle, improvvisamente ci cadono addosso, e non abbiamo idea di come affrontarle e di come poter rimanere a galla – scrive Marta – . In queste situazioni l’istinto e la voglia di vivere, che scopri fortissima dentro di te, si sprigionano e scopri di avere una forza che mai avresti immaginato. Oltre alla forza che abbiamo dentro di noi c’è la forza che si sprigiona dall’amore che unisce le persone che vivono la stessa esperienza, anche se con ruoli diversi. Questa unione fortifica i rapporti e li rende più profondi, diventando un sostegno che ci aiuta a stare in piedi. Perché: mancanza, dolore, fatica e stanchezza ci sono e si fanno sentire e affrontarli anche insieme è un profondo sollievo“.

Incontri nel ricordo di Matteo

Nelle prossime settimane ci saranno altre due occasioni in cui ricordare Matteo. La prima si terrà sabato 5 settembre al Rifugio Crosta, sopra Varzo, in Piemonte. Sull’ampio prato di fronte al rifugio familiari, amici e compagni di avventure si riuniranno per condividere pensieri e racconti delle esperienze vissute in sua compagnia.

Domenica 6 settembre, alla chiesa della Brunella a Varese si terrà una messa alle 19. Una celebrazione aperta a tutti i varesini che non abbiano avuto modo di partecipare al funerale in Valle d’Aosta.

Tra le idee della famiglia di Matteo, volte a rendere immortale il suo ricordo, compare anche il progetto della realizzazione di “Casa Matteo”: uno spazio per i giovani della città di Varese che, come raccontato al quotidiano Il Giorno dalla mamma Marina Consolaro, era una idea “già in cantiere da diverso tempo all’interno del mondo salesiano varesino, vorremmo portarla avanti nei prossimi mesi e ci piacerebbe poterla dedicare a lui”.

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