Arrampicata

Adam Ondra si racconta in diretta streaming

Per Natale Adam Ondra ha deciso di regalarci un episodio di “Road to Tokyo” speciale. Nessuna parete da arrampicare, nessun viaggio da affrontare ma un bel pacco regalo ripieno di curiosità.

Si tratta di un estratto dell’intervista live che lo ha visto protagonista, lo scorso 17 dicembre, a totale disposizione dei follower più curiosi. Andiamo a scoprire insieme quali siano state le domande (e le risposte) più particolari di questo botta e risposta in diretta streaming, sotto il coordinamento del presentatore britannico Charles Boscoe.

Charles si fa portavoce del web esplorando il mondo di Adam attraverso centinata di domande. Dalle motivazioni che lo spingono a dare il meglio di sé nelle sfide alle sue modalità di reazione alle sconfitte. E ancora quanto sia di aiuto per un climber urlare in parete nei passaggi più complicati. Curiosità legate alla sua personalità, ma anche alla sua carriera. Quale sia stata ad esempio l’esperienza più difficile, anzi terrificante. Occasione per ricordare la salita della Dawn Wall. Il suo rapporto con il free solo (“rispetto chi lo fa ma per me è troppo rischioso”). Se abbia mai pensato di chiudere con l’arrampicata (“Mai!”) e quali ritenga che siano le basi per cui è diventato così bravo nel settore (“genetica e ginnastica da piccolo”).

Curiosità ancora sulla sua vita personale, al di là del mondo dell’arrampicata. Hobby, passioni collaterali, per le quali Adam ammette di non avere sufficiente tempo. La sua vita è una vita da climber, non c’è spazio per molto altro.

E le sue fonti di ispirazioni. “Coloro che fanno ciò che sentono di voler fare e non ciò che è bene fare”.

Spazio è dedicato inevitabilmente al porridge. Lo abbiamo ben compreso fin dalle prime puntate che sia una pietanza immancabile a inizio giornata per Adam. Il porridge è un piatto, come sottolinea Boscoe, piuttosto inviso ai britannici, molti dei quali lo associano ai periodi di malattia. Ma Ondra sa come renderlo speciale, tra spezie e frutta secca. Ognuno ha i suoi gusti. C’è poco da aggiungere!

Non mancano le domande più fantasiose, dal superpotere che vorrebbe detenere (“mi odierei se sapessi volare perché arrampicare smetterebbe di essere divertente”), alla sua band musicale preferita (“per me la musica non è poi tanto importante”), a che genere di studente fosse a scuola. E ancora se preferisca cani o gatti (“più i gatti”).

La domanda forse più simpatica riguarda l’animale in cui si vorrebbe reincarnare. “Uno scoiattolo!”, la risposta immediata. “Lo scoiattolo ha uno stile di arrampicata fantastico!”.

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