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Trentino, in Val di Peio il primo comprensorio sciistico al mondo plastic-free

Nascerà in Val di Peio, nel settore trentino del Parco Nazionale dello Stelvio, il primo comprensorio sciistico plastic-free. Primo in Italia ma anche nel mondo.

L’impegno della montagna italiana nei confronti dell’ambiente si sta manifestando quest’anno in tante forme. Abbiamo assistito negli scorsi mesi al proliferare dei rifugi e ristoranti di montagna da cui sono stati banditi materiali in plastica monouso. Lungo tutto l’arco alpino, dalla Valle Stura, in Piemonte, alla Plose, in Trentino Alto-Adige. E ancora iniziative ecologiste a cura dei Parchi, come la campagna dell’Adamello-Brenta, volta a “favorire la progressiva eliminazione dell’utilizzo della plastica monouso dalle strutture delle amministrazioni pubbliche”.

L’allarme delle microplastiche sul Ghiacciaio dei Forni

Il merito di aver introdotto anche il mondo dei comprensori sciistici al plastic-free va alle università Statale e Bicocca di Milano, le cui ricerche hanno evidenziato la presenza nel Ghiacciaio dei Forni, in alta Valtellina, tra 131 e 162 milioni di particelle derivanti dalla degradazione incompleta dei materiali plastici. Un valore preoccupante, equiparabile a quello riscontrato nei mari europei.

Nel tentativo di arginare il problema delle microplastiche in alta quota, che attraverso il ciclo dell’acqua possono entrare anche nella nostra catena alimentare, i rifugi della Val di Pejo, a partire dalla prossima stagione invernale, bandiranno l’utilizzo di materiali in plastica monouso, quali stoviglie, bicchieri, cannucce e posate, così come le bottigliette di plastica. Bandite dai tavoli bustine di ketchup e maionese.

Sono stati i vertici dell’Azienda per il Turismo della Val di Sole a proporsi come guida verso il cambiamento, coinvolgendo gli operatori in questa transizione green.

Accanto ai divieti si porterà avanti una necessaria campagna di sensibilizzazione, che prevede l’introduzione di alcuni pannelli informativi, l’invito a limitare l’uso della plastica e  a trasportare a valle i propri rifiuti.

Non solo plastica

Non in ultimo è notevole l’idea di ridurre le emissioni sostituendo i gatti delle nevi a gasolio con dei nuovi mezzi ibridi. La Valle dimostra in tal senso una attenzione alla sostenibilità ambientale che va oltre la plastica. Già da mesi sono utilizzate soltanto fonti di energia rinnovabile per le necessità locali, grazie all’installazione di tre piccoli impianti idroelettrici. Per innevare artificialmente le piste si sfrutta acqua di recupero e per riscaldare abitazioni, alberghi, edifici pubblici e le Terme di Pejo è stato attivato un impianto di teleriscaldamento a cippato, che vien alimentato con gli scarti delle lavorazioni boschive.

 

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Un commento

  1. Perchè viene spacciato per un’idea originale quello che invece viene richiesto da una normativa europea che entrerà in vigore proprio nel 2020?

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