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Montagna plastic-free

Dal 1 agosto i rifugi e le baite della Plose, la montagna di Bressanone (BZ), dichiarano stop alla plastica.

Le strutture non metteranno più a disposizione dei visitatori le classiche bottigliette di plastica. Al loro posto sarà possibile acquistare in alternativa una bottiglia in acciaio inossidabile, disponibile nei vari locali della zona.

L’iniziativa, voluta in primis dai gestori dei rifugi, è sostenuta dalla Bressanone Turismo Cooperativa e attuata in collaborazione con la società Funivie Plose ed il Comune di Bressanone.

Un primo traguardo in Trentino – Alto Adige

La zona della Plose rappresenterà la prima area escursionistica del Trentino Alto Adige a diventare plastic free. Obiettivo dei rifugisti che hanno avviato questa eco-sfida è di sensibilizzare i turisti all’utilizzo responsabile e consapevole delle risorse della montagna.

Il percorso da realizzare per eliminare totalmente la plastica dalle montagne è in ogni caso lungo e complesso. Se bloccarne la vendita nei rifugi può rappresentare un primo passo, è anche importante mettere i turisti in condizione di non portare con sé bottiglie di plastica in quota. A tale scopo è nata la campagna “Refill”, coordinata dalla Bressanone Turismo Cooperativa e dalla società Funivie Plose in collaborazione con i gestori, che con il lancio della bottiglia di acciaio inossidabile precedentemente citata, mira a motivare i visitatori della Plose a riempire le proprie bottiglie alle fontane di acqua potabile. Una via utile anche a promuovere il concetto di “chilometro zero”. Ogni fontana utilizzabile a scopo potabile è stata dotata di una targhetta con la scritta “Refill”, grazie a una collaborazione tra Asm Bressanone e l’Interessenza Acqua Potabile della Plose.

L’esempio della Valle Stura

La prima area alpina a cercare di rendersi indipendente dalla plastica è stata la Valle Stura, in Piemonte.

Lo scorso giugno ha preso qui il via la campagna “Valle Stura plastic free”. Un  progetto, promosso da Valle Stura Experience, che ha come obiettivo l’eliminazione della plastica nelle strutture ricettive e di ristorazione di montagna.

Anche in questo caso i promotori hanno offerto una via alternativa ai turisti. Invece di una bottiglia di acciaio inossidabile, come nel caso della Plose, si è proposto l’uso della borraccia. Gli esercenti aderenti al progetto proporranno a turisti e visitatori l’acquisto simbolico di una borraccia riutilizzabile, consentendo all’utente di rifocillarsi utilizzando specifici erogatori di acqua.

Una rivoluzione che parte da un piccolo gesto, così è stata definita l’iniziativa da Silvia Bongiovanni, anima organizzatrice del consorzio Valle Stura Experience. Un passo in direzione di un mondo migliore che per certo non risolve il problema ambientale, ma che dà dimostrazione di come ciascuno di noi possa impegnarsi nel suo piccolo per migliorare la salute del Pianeta.

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Un commento

  1. Un tempo,borraccia di alluminio con rivestimento di panno…bagnabile secondo esigenze.Cercando si trovano nuove o anche in negozi di oggetti militari.Si puo’sempre avvolgere qualche recipiente metallico moderno con calzerotto spaiato di vera lana infeltrita.Mantiene anche la bevanda calda..tiepida….

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