Tamara Lunger, promessa dell'alpinismo
BRESSANONE, Bolzano — "Amo il sentimento della fatica. Quando alla sera vado a letto e sento quella sensazione sul corpo, è il massimo per me. Andare in quota è stata un’esperienza nuova, la più grande fatica della mia vita. Per quello mi è piaciuto così tanto". Sorriso intenso e fresco, occhioni blu. E’ Tamara Lunger, giovane altoatesina campionessa dello scialpinismo, che ora si sta muovendo verso gli 8000. Simone Moro l’ha definita l’alpinismo del futuro. L’abbiamo intervistata a Bressanone: ecco cosa ci ha raccontato di sé in questa videointervista.
"Ho conosciuto per la prima volta Simone al ballo della maturità – racconta la Lunger -. Quando l’ho incontrato gli ho chiesto: mi porti una volta con te in Himalaya? e lui mi ha detto potresti venire con me in ottobre al Cho Oyu, ed io ero contentissima!" E se per quest’anno l’obiettivo è saltato, poco male. La giovanissima Lunger infatti ci riproverà con Moro il prossimo anno, e prima ancora tornerà in Himalaya in primavera.
Proprio nelle scorse ore infatti, è diventata ufficiale la sua partecipazione a una nuova spedizione in aprile con un dream team d’eccezione. "Finalmente è stato confermato – dice la Lunger -. Posso provare il Lhotse il prossimo Aprile. Dopo anni che sogno di arrivare in cima di un 8000 a 23 anni, ne ho ancora la possibilità. E in più ho l`onore di andare con Simone Moro, Denis Urubko e Alexey Bolotov. Quasi incredibile o no?!"
Una ragazza con energia da vendere, che ama la fatica e sogna gli ottomila. Di certo un’atleta da tenere d’occhio.