Scienza e tecnologia

Medici a confronto sull'aria sottile

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VITERBO — Aria sottile, allenamento e respirazione. Questi i temi al centro del Convegno di medicina di montagna che si terrà a Viterbo nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24 ottobre, al Grand Hotel Salus e delle Terme. Il prestigioso appuntamento, organizzato dalla Società Italiana di Medicina di Montagna, avrà un massiccio numero di iscritti e autorevoli relatori provenienti da tutta Italia.

Il convegno è un aggiornamento su alcuni importanti temi riguardanti le reazioni dell’organismo alla carenza di ossigeno che si riscontra a cominciare dai 2500 metri di quota. Gli effetti dell’aria sottile interessano un numero crescente di persone che si recano in località situate ad alta quota non solo per motivi turistici e sportivi, ma anche per lavoro. Infine l’aria sottile dell’alta quota è anche un modello sperimentale utilizzato per lo studio delle patologie da mancanza di ossigeno (cardiopatie, bronco pneumopatie, lesioni cerebrali) riscontrabili anche a basse quote.

La relazione inaugurale  sulla “Storia della medicina di montagna” è affidata a Paolo Cerretelli, presidente onorario della Società Italiana di Medicina di Montagna e fisiologo di fama internazionale. Proprio quest’anno festeggia i cinquant’anni di ricerca sul campo. Nel pomeriggio del 23 è in programma una sessione dedicata all’ematologia con relazioni di Guglielmo Antonutto, Gaetano Cairo,  Giuseppe d’Onofrio e Claudio Marconi.

Alle 19,15 in una sessione aperta al pubblico, Giovan Battista Laurenti di Viterbo terrà una lezione su allenamento e altitudine e alle 20 Enrico Donegani, presidente della Commissione centrale medica del Cai, presenterà il nuovo manuale di Medicina di Montagna.

Il 24 ottobre dalle 8,30 alle 10,30 si parlerà di sonno e respirazione in alta quota con le relazioni di Corrado Angelini, Camillo Di Giulio, Alberto Braghiroli e Giuseppe Insalaco. Al termine della sessione Maria Di Paola presenterà i risultati delle risonanze magnetiche nucleari encefaliche in alpinisti d’alta quota. Concluderanno i lavori alcune comunicazioni libere.

La giovane ma dinamica sezione del Club Alpino Italiano di Viterbo è stata tra le prime istituzioni a credere in questo appuntamento e si è adoperata per sostenere l’iniziativa, seguita dal Comune, dalla Provincia, dall’Ordine dei Medici di Viterbo e dalla Banca di Credito Cooperativo Viterbese.

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