Itinerari

Tre itinerari nelle Orobie lontano dalla folla

Affascinanti e vicine alle grandi città della Pianura Padana, le Orobie sono prese d’assalto dagli escursionisti. Ma sono, per fortuna numerosi anche i sentieri lungo i quali comanda il silenzio

Per chi ama la montagna fatta di silenzi, panorami e sentieri poco battuti, i mesi estivi sono letteralmente i peggiori. Sebbene le montagne siano di tutti e aperte a tutti, a molti questa massiccia frequentazione finisce con il dare un po’ fastidio e si comincia quindi a pensare alle mete meno battute. Per chi è esperto di alpinismo, per chi si muove con imbrago, corde e caschetto, la scelta è decisamente più ampia. Ricordo di un Ferragosto di qualche anno fa, in cui mi ritrovai ad affrontare la traversata Dente di Coca, Creste d’Arigna e Pizzo Coca in totale solitudine, osservando dall’alto l’orda di turisti che si accalcava per prendere un pasto caldo al rifugio. Per i camminatori è un po’ più difficile, spesso ci si ritrova a dover quasi discutere per parcheggiare l’auto, oppure in un contesto più simile alla spiaggia che alla tranquilla sponda di un laghetto di montagna. Anche nelle affollate Orobie, tuttavia, è ancora possibile trovare angoli poco frequentati, lontani dalle rotte più inflazionate. Ne proponiamo tre. Da godere nel silenzio della montagna. Anche in questi giorni.

Rifugio Donati da Ponte in Valtellina

Situato in alta Val di Quai, laterale della Val d’Arigna, a 2.504 m sotto il Pizzo Biorco, il rifugio Donati è un punto d’appoggio rustico e solitario, immerso nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi. Si raggiunge da Briotti (Ponte in Valtellina) o tramite traversata dal rifugio Mambretti, anche questo meta assai poco frequentata. Incustodito ma accessibile su richiesta (CAI Sondrio), offre 14 posti letto, stufa e acqua nelle vicinanze ed è aperto tutto l’anno. Poco distante l’incantevole Lago di Reguzzo.

Passo di Pila dal Rifugio Tagliaferri

Noto anche come Passo Grasso di Pila, collega la Val Belviso con la Valbondione ed è raggiungibile quindi sia dal rifugio Tagliaferri che dal lato della Valle Seriana. L’itinerario che sale dalla Val di Scalve è però certamente il meno affollato. Dal Tagliaferri la salita è ancora abbastanza lunga, lungo in sentiero a zig zag e molto panoramico (fanno bella mostra di sé il Monte Torena e il Diavolo di Tenda). Dal Passo è possibile scendere verso la Malga di Pila. Da qui si può proseguire per il Passo di Venano per fare rientro al Tagliaferri oppure scendere verso il Lago Barbellino.

Laghi di Porcile da Foppolo

In Alta Val Brembana, a 1.850-2.100 metri di quota, si trovano tre laghetti alpini incastonati tra pascoli e cime rocciose, con vista su Pizzo del Diavolo di Tenda e Monte Toro. L’itinerario classico per i Laghi di Porcile parte da Foppolo e segue il sentiero CAI 204, passando per le baite di Cadelle e salendo al Passo di Porcile (2.297 m), per poi scendere ai laghi. In alternativa i laghi sono raggiungibili anche dalla Val Tartano. Una escursione tranquilla, conosciuta ma non molto frequentata. Per i più preparati, in zona, Cima Cadelle e Cima dei Lupi.

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