Alpinismo

Nanga, nubi e problemi tecnici rallentano i soccorsi

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BERGAMO — Il meteo instabile, la finestra di bel tempo più breve del previsto e un problema tecnico dell’elicottero questa mattina stanno rallentando la ricognizione prevista sulla parete Rakhiot per seguire i movimenti di Walter Nones e Simon Kehrer. Al rallentamento forse contribuisce anche la richiesta di soccorso da parte della spedizione iraniana che sembra avere alcuni portatori d’alta quota dispersi nella parte alta del Nanga Parbat sul versante Diamir.

"Dal campo base, Maurizio Gallo e Gnaro Mondinelli tengono costantemente d’occhio la parete sulla quale si stanno addensando le nubi – racconta Agostino Da Polenza, che dirige l’operazione di soccorso da Bergamo -. In attesa dell’arrivo degli elicotteri, c’è da augurarsi che si possa comunque individuare la posizione di Walter e Simon con i cannocchiali, come nei giorni scorsi. Anche se ormai i due alpinisti dovrebbero essere in procinto di scavallare sul bacino del Bazin Glacier. Ma purtroppo questa è ancora una supposizione".
 
Doveva essere già partita la prima ricognizione in elicottero sulla parete Rakhiot, necessaria per capire la direzione di discesa di Nones e Kehrer che non sono ancora riusciti a prendere contatti con il campo base. Ma un problema tecnico ha impedito il decollo questa mattina all’alba. E al momento il maltempo impedisce la partenza di un nuovo sorvolo.
 
“Il tempo oggi è meno bello di ieri – aveva detto Maurizio Gallo ad Agostino Da Polenza durante il primo contatto telefonico di oggi, avvenuto alle 2.15 del mattino -. Comunque non c’è vento e la temperatura non è male. Speriamo di fare presto la ricognizione: è importante avere una soluzione oggi perché ho paura che da domani ci sarà un peggioramento”.
 
Mentre Gallo e Mondinelli, al campo base di Fairy Meadows ai piedi della parete Rakhiot, sono in attesa degli elicotteri che dovrebbero arrivare da Gilgit, è giunta notizia che sul versante Diamir del Nanga Parbat la spedizione iraniana che ha raggiunto la vetta nei giorni scorsi si trova in difficoltà.
 
“Gli iraniani stanno cercando dei portatori dispersi nella parte alta della montagna – racconta Mondinelli -. Gli americani, che dovevano lasciare il campo base Diamir, si stanno trattenendo qualche giorno per aiutarli. Se decidessero di scendere per quella via, che tra l’altro è tutta attrezzata, Walter e Simon li potrebbero quindi incontrare. Da lì sarebbe importante che raggiungessero oggi campo 4, poi anche se viene brutto possono scendere lo stesso. L’importante è che oggi tenga il tempo tutto il giorno”.
 
Stamattina non è stato ancora possibile vedere la tenda in cui hanno bivaccato Nones e Kehrer, sul bordo del ghiacciaio Bazin.
 
“E’ fondamentale fare questa prima ricognizione – sottolinea Da Polenza – per capire la direzione che prenderanno Walter e Simon e per individuare come e dove dargli una mano in discesa”.
 
Sara Sottocornola
 

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