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Grandine distrugge Amarone e Recioto

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BELLUNO — Maledetta grandine. A causa delle tempeste dei giorni scorsi, i vignaioli veneti hanno perso, in alcune zone, fino al 60 per cento del raccolto. Una perdita di circa 55 milioni di euro che va ad aggravare la già difficile situazione della vendemmia 2007, in netta crisi rispetto all’anno scorso. 

A lanciare l’allarme è Assoenologi, che stima una produzione di vino inferiore del 13 per cento rispetto al 2006. Si tratta di ben sette milioni di ettolitri di vino in meno: una delle vendemmie più scarse degli ultimi cinquant’anni.
 
A livello regionale, la situazione più allarmante è quella di alcune zone del Veneto, dove la tempesta ha mandato in malora il 90 per cento dei grappoli sulle vigne. Il disastro riguarda in particolare le uve che servono a produrre il celebre Recioto e il pregiatissimo Amarone della Valpolicella.
 
Una vera tragedia per le aziende agricole del Nordest, che nel giro di due giorni hanno visto sfumare, impotenti, un reddito stimato intorno ai 55 milioni di euro.
 
L’inferiore quantità di vino immessa sul mercato si tradurrà in aumenti di prezzo che andranno dal 5 al 20 per cento. Sarà ottima però la qualità, grazie alle piogge di giugno e al caldo di luglio.

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