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Dalla raccolta differenziata al piedibus: Vittorio Campione racconta Lecco Città Alpina

Vittorio Campione(Photo Llaprovincia di Lecco)
Vittorio Campione(Photo Llaprovincia di Lecco)

LECCO — “Per noi il riconoscimento di “Città alpina 2013” non è stato semplicemente un punto di arrivo, ma un incentivo a proseguire sulla strada della sostenibilità ambientale”. A dirlo è Vittorio Campione, 45 anni, vicesindaco e assessore all’Ambiente e ai Trasporti del Comune di Lecco. I progetti attivi nel settore green sono tanti: dall Piedibus alla raccolta differenziata di qualità, dal bike sharing al car sharing. E nel programma di iniziative organizzate per celebrare il traguardo raggiunto: “High Summit – spiega l’Assessore – la manifestazione internazionale tra montagna e clima che ospiteremo a fine ottobre, ne rappresenta “l’evento di punta”.

Assessore, quali sono i progetti che hanno fatto cadere su Lecco la scelta dei giurati per la Città alpina 2013?
In primis quello già attivo del Piedibus, nato a Lecco nel 2002, tra i primi in Italia, e che oggi ha raggiunto anche risultati importanti: 700 bambini, 28 linee, 230 accompagnatori, con un impatto importante sulla riduzione del traffico e dell’inquinamento. A far presa sulla giuria sono stati sicuramente anche la nostra tradizione alpinistica, di amore e tutela della montagna, e tutti i progetti di salvaguardia del territorio, in particolare quelli sulla raccolta differenziata. Lecco infatti è stata nominata più volte da Legambiente “Comune riciclone”, e premiata due anni fa come miglior capoluogo di provincia della Lombardia per la raccolta differenziata. Anche il Coreve ha premiato la nostra città insieme a Prato e Brindisi per la raccolta differenziata di qualità del vetro.

Quali interventi di sostenibilità ambientale sono stati avviati nell’ambito del riconoscimento?
Abbiamo attivato una serie di percorsi per la valorizzazione delle risorse idriche, partendo dalle Case dell’acqua, dove tutti possono attingere acqua naturale o gassata alla spina. Ce ne sono già quattro, che hanno erogato oltre 600mila litri in pochi mesi, e ne stiamo installando altre due per coprire tutto il territorio. Un progetto che è molto piaciuto: è di una semplicità disarmante, ma ha inciso positivamente sulla produzione di rifiuti e l’inquinamento da traffico. Altre azioni riguardano la mobilità e la viabilità. Un anno e mezzo fa è stato avviato il progetto del bike sharing con cinque stazioni, da cui è possibile noleggiare bici pagando solo un abbonamento annuale di 20 euro. In questi mesi lo stiamo migliorando, aggiungendo una nuova stazione e introducendo biciclette elettriche per superare le salite, e in prospettiva c’è anche la realizzazione, a breve, del car sharing.

Come si sta preparando la città in vista di High Summit?
La Conferenza è per noi l’evento di punta del programma annuale della Città alpina, perché porta a Lecco i temi di montagna e cambiamenti climatici coniugando il riconoscimento che abbiamo ottenuto con l’attenzione del mondo su questi argomenti. La città ha messo a disposizione strutture, collegamenti, sinergie anche con le associazioni e i soggetti del territorio. Nell’ambito di High Summit, c’è un programma molto fitto di attività realizzate anche in collaborazione con il Comune, che non coinvolgeranno solo gli addetti ai lavori, ma tutti i cittadini. Sicuramente lo scopo è anche, come prevede la Convenzione delle Alpi, coinvolgere e rendere consapevoli le persone dell’importanza della tutela del territorio e delle buone pratiche ambientali.

Come giudica, nell’ottica di Lecco Città Alpina, la collaborazione del Comune con EvK2Cnr?
Questa collaborazione è stata fondamentale: l’idea del convegno e la rete di relazioni con gli scienziati internazionali è stata realizzata e tessuta da EvK2Cnr, che ha trovato subito porte aperte da parte del Comune, in questo felice connubio che va a toccare un anno simbolico per la nostra città. Da questo evento Lecco ricava una spinta a migliorarsi ulteriormente, ma anche un momento di visibilità. Per noi il riconoscimento di “Città alpina 2013” non è stato semplicemente un punto di arrivo, ma un incentivo a proseguire sulla strada della sostenibilità ambientale.

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