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Alpinismo, medicinali e gestione dei soccorsi: convegno internazionale a Varese

VARESE — E il doping, insieme con l’utilizzo di medicinali in alta quota, sarà uno dei temi sul tavolo del secondo congresso internazionale di medicina di montagna “New Advances in Mountain Medicine and Emergency”, che si terrà venerdì 19 aprile a Varese. Il congresso sarà preceduto da una giornata di convegni dedicati al soccorso alpino in alta quota, ai quali parteciperà anche Simone Moro collegandosi dal campo base dell’Everest.

Al congresso medico del 19 aprile, l’uso razionale di medicinali in alta quota, fra terapia, prevenzione e doping, sarà oggetto dell’intervento di Peter Hackett, noto specialista americano di alta quota e presidente della Società internazionale di Medicina di Montagna. Seguiranno interventi su tutti i temi “caldi” della medicina d’alta quota.

Si parlerà infatti di congelamenti e ipotermia, edemi, tosse in alta quota, prospettive internazionali del soccorso alpino, mito e realtà dei medici di spedizione, trattamento dei traumi multipli, circolazione polmonare e sistema nervoso, formazione nella medicina di
montagna, diagnosi a ultrasuoni, acclimatamento, ipossia cronica e adattamento alla quota delle popolazioni tibetane, traumi al torace, utilizzo di kit di pronto soccorso per alpinisti, soccorso alpino e recupero con elicottero, alimentazione in alta quota, performance e concentrazione.

Il congresso sarà preceduto, giovedì 18 aprile, da tre conferenze. In mattinata ci sarà quella della Commissione medica del Cai sulle radiazioni solari e le patologie oculari in alta quota, mentre al pomeriggio ci saranno due incontri: uno della Società italiana di medicina di montagna su cuore e polmoni in alta quota, con un approfondimento sulle conseguenze delle ustioni da fulmini; l’altro dedicato al Soccorso alpino, al futuro della professione e alla gestione dei soccorsi in particolare sul confine italo svizzero.

Quest’ultimo incontro sarà una preziosa occasione di confronto fra Soccorso Cai, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e Guardia Aerea Svizzera di Soccorso Rega che parleranno soprattutto dell’importanza del coordinamento dei soccorsi per la loro efficacia. Luigi Festi, direttore del master in medicina di montagna dell’università dell’Insubria e promotore dell’evento, ha sottolineato inoltre il problema della gratuità dell’intervento in Italia. “In Italia l’intervento è gratuito – ha detto Festi in un’intervista al Corriere della Sera -, ma con la riduzione di un terzo degli stanziamenti che si è decisa di recente il modello potrebbe non essere più sostenibile: in Veneto e Val d’Aosta, ad esempio, si fa pagare il soccorso se è inappropriato. Confrontare il nostro modello con quello svizzero potrebbe aiutare a migliorare i soccorsi, rendendoli efficienti e tempestivi e, magari, trovando accordi perché anche gli italiani possano usufruire di aiuti gratuiti in caso di incidenti sul versante svizzero”.

 

Scarica la locandina Congresso Simem 19 aprile

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