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E’ allarme valanghe sulle Alpi piemontesi

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TORINO — E’ pericolo valanghe grado 4, su una scala di 5, su buona parte delle montagne piemontesi. Le nevicate dei giorni scorsi hanno creato un manto instabile sulle Alpi Cozie e Graie, con rischio di distacchi anche di grandi dimensioni. Lo dice l’ultimo bollettino dell’Aineva.

Negli ultimi tre giorni, a duemila metri di quota, sono caduti 70 centimentri di neve sulle Alpi Graie, altrettanti sulle Cozie, 60 centimentri sulle Alpi Marittime  e meno sulle Pennine, Liguri e Lepontine. Durante le precipitazioni, in venti hanno creato dei depositi irregolari.
 
La nuova neve – si legge nel bollettino – poggia con debole aderenza sulle croste preesistenti. "Su tutti i settori delle Alpi piemontesi è da attendersi una netta ripresa dell’attività valanghiva spontanea, con valanghe di piccole e medie dimensioni".
 
"Sulle Alpi Graie e Cozie, dove si sono verificate le nevicate più cospicue – avverte l’Aineva -, sono possibili valanghe di medie e localmente di grandi dimensioni che nei singoli casi possono raggiungere anche il fondovalle". 
 
Il rischio riguarda anche la viabilità nelle valli di Susa, di Lanzo e dell’alto Canavese. Rischio in aumento anche sulla parte settentrionale delle Alpi Cozie, nelle valli Chisone, Germanasca e Pellice, dove il codice attuale è 3 ma potrebbe passare a 4.
 
Dalle Alpi Pennine alle Cozie, dice sempre il bollettino, il passaggio di un singolo sciatore sui pendii ripidi può determinare il distacco di valanghe a lastroni.

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