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Ritrovati due alpinisti dispersi sull'Elbrus dalla scorsa settimana: lui morto, lei viva

Un elicottero sorvola il Monte Elbrus (Photo courtesy of www.flickr.com/photos/40250776@N08/)
Un elicottero sorvola il Monte Elbrus (Photo courtesy of www.flickr.com/photos/40250776@N08/)

NALCHIK, Russia — É stato ritrovato ieri il corpo senza vita dell’ultimo membro di una spedizione alpinistica dispersa sul Monte Elbrus da giovedì 12 gennaio. Insieme a lui scalava una donna, trovata però ancora viva nella giornata di sabato. Entrambi sono di nazionalità russa.

Secondo il quotidiano The Voice of Russia, il gruppo proveniente da Mosca doveva essere composto da tre persone, ma una di loro aveva rinunciato prima della partenza. Gli altri due sono partiti da soli e il 1° gennaio hanno lasciato il campo base per scalare la cima occidentale del Monte Elbrus, che con i suoi 5642 metri è la cima più alta del Caucaso e del continente europeo.

Tra mercoledì 11 e giovedì 12 gli alpinisti non hanno avuto contatti con chi seguiva la loro spedizione ed è stato dato l’allarme. Le squadre di soccorso della Repubblica di Kabardino-Balkaria, la regione russa del Caucaso settentrionale dove si trovavano i dispersi, hanno iniziato a perlustrare la zona con gli elicotteri, ma il forte vento impediva loro di salire in quota. Nella giornata di sabato sono finalmente riusciti ad individuare la donna a circa 4800 metri di quota.

Una volta raggiunta, all’alpinista sono state prestate le prime cure, ma non era ferita. Sempre secondo il quotidiano, è stata lei stessa ad avvisare i soccorritori che il suo compagno si trovava a circa 5200 metri di quota in stato di incoscienza e con una gamba ferita. Purtroppo il maltempo ha impedito un intervento immediato nella zona e solo ieri il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato e riportato a valle.

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