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Monte Bianco, un’impresa da alpinisti: ecco consigli, segreti e un utile vademecum

Monte Bianco
Monte Bianco

COURMAYEUR, Aosta — Non ci si improvvisa alpinisti su una montagna come il Bianco. Prepararsi, attrezzarsi ed informarsi sono tre passi fondamentali da compiere per affrontare quella che in sè non è una salita difficile, ma nasconde molti pericoli legati all’alta quota e alle condizioni mutevoli dell’ambiente. Consigli e segreti per affrontare con consapevolezza il Monte Bianco, sognato da moltissimi appassionati e alpinisti meno esperti, sono contenuti in un nuovo depliant progettato e realizzato dal Coordinamento nazionale per lo sviluppo delle attività di montagna e dell’alpinismo, che comprende Ghm, soccorso, mountain wilderness, fondazione Petzl, e altri enti italiani e francesi dedicati alla montagna.

Dispiace ricordarlo, ma anche quest’anno sulle pendici del Monte Bianco sono stati registrati diversi soccorsi complicati e incidenti anche mortali come i fidanzati morti assiderati sul Dome Du Gouter, o la valanga al Maudit con le sue 9 vittime. Vicende che degradano l’immagine dell’alpinismo e della montagna, che in parte sono dovute alla fatalità, ma in parte forse evitabili con una migliore preparazione della salita.

“Questo simbolo dell’alpinismo per eccellenza presenta a volte anche una cattiva immagine delle nostre attività – hanno scritto gli autori -. L’affluenza in alcune giornate, la mancanza di rispetto per il luogo e per gli uomini, le sconfitte o i drammi degradano questa immagine. Se non si fa attenzione, questo degrado potrebbe portare ad una limitazione della nostra libertà di poter salire questa cima. Forte di molti talenti, la comunità degli alpinisti può indicare il percorso affinché il punto culminante delle Alpi rimanga un luogo esemplare, valorizzando l’esperienza del monte Bianco”.

Ecco dunque la risposta degli operatori di montagna a questo problema. Questo depliant informativo (lo trovate in allegato), con semplicità, praticità e molta precisione racconta i segreti del massiccio. Troverete le 7 diverse vie di salita al Bianco in ordine di difficoltà, illustrazioni del massiccio e delle sue cime, informazioni di base per l’attrezzatura e recapiti di rifugi, enti, guide ed esperti a cui rivolgersi. C’è la descrizione dei tratti più pericolosi della salita come il canale du Gouter, dove tra il 1990 e il 2011, ci sono stati 74 morti e 180 feriti, e un utile elenco dei maggiori pericoli della salita – altitudine, freddo, smarrimento, caduta, fatica estrema, affollamento, crepacci, valanghe e crolli di seracchi oppure frane – con indicazioni su come comportarsi in caso di incidente.

“A 4810 m, questa cima resta chiaramente un’impresa da alpinisti – si legge sul foglio informativo -. Non ci s’improvvisa candidati ad una ascensione così poco banale. Occorre prepararsi, informarsi, attrezzarsi. La padronanza delle tecniche e la conoscenza dell’ambiente richiedono tempo. Volendo accedere ad una natura bella e selvaggia, si accetta il rischio. Ma l’arte di scalare le montagne consiste nel saper ridurre questo rischio. Per questa ragione, il primo approccio è identificare e comprendere la natura e la particolarità dei pericoli con i quali ci si confronta per dare risposte adeguate”. Ricordando sempre che, se le condizioni non sussistono, “la rinuncia può essere il più grande successo della giornata” e che “la libertà, è darsi la possibilità di riprovare”.

Il Coordinamento nazionale per lo sviluppo delle attività di montagna e dell’alpinismo (Coordination Montagne), creato a gennaio 2012, raggruppa: La Federazione Francese Club Alpini di Montagna (FFCAM), la Federazione Francese per la Montagna e l’Arrampicata (FFME), la Federazione Francese di Trekking (FFRP), il Gruppo di alta montagna (GHM), il Sindacato nazionale delle guide alpine (SNGM), il Sindacato nazionale dei guardiani di rifugio e alloggio di tappa (SNGRGE), il Sindacato nazionale dei professionisti dell’arrampicata e del torrentismo (SNAPEC), il Sindacato nazionale degli accompagnatori di montagna (SNAM), l’Unione nazionale centri sportivi all’aria aperta (UCPA), la Grande Traversata delle Alpi (GTA), Mountain Wilderness (MW), l’Associazione Nazionale dei Centri attrezzati per lo sci di fondo e lo scialpinismo (ANCEF), la CIPRA, la Fondazione Petzl, Associazione En Passant par la Montagne, la Rete di ricercatori Sportsnature.org, Mountain Bike Foundation (MBF).

Scarica il Depliant La salita del monte Bianco – Un’impresa da alpinisti

Link: www.coordination-montagne.fr

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