Facile escursione con le ciaspole al Rifugio Lunelli, nelle Dolomiti del Comelico
Si cammina su traccia sempre battuta e con pendenze modeste al cospetto delle pareti del Gruppo del Popera e della Croda Rossa di Sesto

Raggiungere da Padola il Rifugio Lunelli è un percorso classico e ideale per chi desidera immergersi nella bellezza delle Dolomiti del Comelico e della Valgrande senza affrontare difficoltà particolari. Questo itinerario con le ciaspole è adatto a tutti. Il percorso è ben battuto ma non mancano le possibilità per ascoltare i silenzi della natura, basta lasciare la strada ed entrare nel bosco facendo attenzione solo a non addentrarsi troppo nella vegetazione.
L’escursione può iniziare anche dal parcheggio delle Terme di Valgrande. Entrambi i punti di partenza sono facilmente raggiungibili sia in auto che con i mezzi pubblici. Premessa importante, assicuratevi di essere ben equipaggiati con ciaspole sicure, bastoncini e soprattutto con abbigliamento adeguato ad affrontare le temperature che possono essere particolarmente rigide: nella stagione invernale, infatti, il sole rimane alle spalle di Cima Bagni e del Gruppo del Popera.
L’itinerario
Partenza: Padola (BL)
Dislivello: + 680 m
Tempo di percorrenza: 4.30 ore (a/r)
Difficoltà: E
Dalla chiesa di Padolasi iniziano a seguirei cartelli che indicano il Rifugio Lunelli. Si inizia a camminare tra le case per avvicinarsi sempre più al bosco costeggiando l’inizio delle piste di sci. Se già tracciate si attraversano due piste da sci di fondo, facendo attenzione a rispettare le indicazioni sul punto dove passare in modo da arrecare il minor disturbo possibile. Si continua sulla traccia battuta fino ad arrivare in vista dell’edificio delle Terme di Val Grande. Qui spesso viene preparata una linea che permette di raggiungere la strada che prosegue verso il Rifugio Lunelli, altrimenti la si incrocia un poco più avanti.
Da questo punto in poi in leggera ma costante salita ci si avvicina sempre di più al Rifugio. Si può scegliere se rimanere sulla traccia o entrare nel bosco per camminare tra gli alberi, importante è non allontanarsi mai troppo dalla strada. Più ci si avvicina alle montagne maggiore è la pendenza da affrontare e con le ciaspole non è mai cosa comoda.
Se si sceglie di entrare nel bosco ci si trova immersi in un ambiente fiabesco, con alberi molto spesso carichi di neve che creano un’atmosfera difficile da dimenticare. Il sentiero è ben tracciato e non presenta particolari difficoltà. E’ molto importante, però, non allontanarsi mai troppo dalla strada per godersi la tranquillità del luogo senza dover affrontare salite o altre difficoltà per poi tornare sul sentiero battuto.
Dopo aver attraversato il bosco,il sentiero porta a una prima radurache offre una bellissima vista sul Gruppo del Popera e, alle spalle, sulla Cresta Carnica. Da qui, il Rifugio Lunelli (chiuso d’inverno) non è lontano. Basta continuare a seguire i segnali e, in breve tempo, si raggiunge la meta dell’itinerario.
Dal Rifugio si apre la vista sulle Dolomiti del Comelico e sulla cresta Carnica che prima si poteva vedere solo in parte. Lo sguardo è attratto in primo luogo da Cima Bagni e dallo svettante Campanile di Selvapiana. Subito alla sua destra (ovest) il Gruppo del Popera con infinite guglie e creste: dal Campanile di Popera alle Guglie di Stallata e al Monte Popera che con i suoi 3.046 metri domina la valle. La skyline prosegue con la Cresta Zsigmondy (2.998 m) e Cima Undici/Elferkofel (3.090 m) fino al Passo della Sentinella (non visibile dal Rifugio) teatro di epiche battaglie per il controllo dell’importante punto strategico durante la Grande Guerra.
Alle spalle del rifugio spicca la Croda Sora i Colesei/Arzalpenkopfl (2.369 m) che chiude la vista sulle altre cime.
Per tornare a vallesi segue lo stesso percorso dell’andata.Raggiunte le Terme di Valgrande ci si può voltare per ammirare la corona di cime che formano Vallon Popera e se si guarda il punto più basso della valle si riesce a distinguere il Rifugio Berti (chiuso in inverno). In alto ora è possibile vedere il Passo della Sentinella con il Pianoro del Dito e scorrendo con lo sguardo le cime di Croda Rossa di Sesto/SextnerRotwand (2.965m) con il Trapezio e Cima Osservatorio (2.936 m), un poco più in basso Torre Pellegrini e Pala di Popera (2.579m).
Come arrivare
Da Belluno prendere la Statale di Alemagna in direzione Cortina poi due scelte, o passare per Santo Stefano di Cadore (verificare l’apertura della galleria) oppure proseguire fino ad Auronzo di Cadore per poi superare Passo di Sant’Antonio e scendere a Padola.
Dall’Alto Adige raggiungere San Candido, poi Sesto e dopo aver superato Passo di Montecroce Comelico scendere in Valgrande seguendo le indicazioni per i Rifugi Berti e Lunelli.
Altri itinerari nelle Dolomiti che potrebbero interessarti
A Misurina si cammina nella grande bellezza
Lunga camminata dal Val Fiscalina al Rifugio Locatelli, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo
Quattro rifugi sulle Dolomiti di Cortina dove si arriva solo a piedi
Con le ciaspole ai piedi dei Tre Scarperi, in Alto Adige
A piedi o con le ciaspole da Malga Zannes fino ai piedi delle Odle
Sul Lago di Braies finalmente senza folla
Ciaspole ai piedi con le Odle e il Putia davanti agli occhi
Scialpinismo nelle Dolomiti di Jannik Sinner
Facile escursione sulla neve dal lago di Braies alla Val Foresta