Lunga camminata dal Val Fiscalina al Rifugio Locatelli, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo
Itinerario faticoso ma gratificante in una delle zone più spettacolari delle Dolomiti. Da affrontare con la corretta attrezzatura
Una delle linee escursionistiche più ambite e frequentate delle Dolomiti di Sesto, sia in estate sia in inverno è salire da Rifugio Fondovalle/Talschlusshütte al Rifugio Innerkofler-Locatelli posto sulla Sella di Toblin/Toblinger Riedl (2.450 m). Questo itinerario non è mai una “passeggiata” almeno fisicamente. I circa 1.000 metri di dislivello in salita si sentono per bene sulle gambe, tuttavia, i paesaggi che si aprono man mano che si guadagna quota ripagano sempre ogni sforzo necessario e in ogni stagione.
L’itinerario
Partenza: Sesto (BZ), parcheggio Val Fiscalina
Dislivello: + 1.000 m
Tempo necessario: 6 ore (a/r)
Difficoltà: E-EE
Il punto di partenza è il parcheggio al culmine della strada che da Moso sale verso la Val Fiscalina/Fischleintal che si raggiunge facilmente in auto o con i mezzi di trasporto pubblici. Necessari, oltre le ciaspole, anche dei ramponcini di buona qualità che potrebbero essere molto comodi e utili soprattutto nei primi due chilometri fino al Rifugio Fondovalle. Questo tratto è in piano, ma può presentare tratti ghiacciati e insidiosi che è possibile evitare spostandosi fuori sentiero. Ma è bene risparmiare energie fin quando si può farlo.
Superato il Rifugio Fondovalle si segue la traccia battuta fino al bivio per il sentiero che porta al Rifugio Zsigmondy-Comici (sconsigliatissimo in inverno), si prosegue verso destra entrando in Val Sassovecchio/Altersteinertal e in breve tempo inizieranno a presentarsi pendenze importanti, mai impossibili ma lunghe e continue.
Dopo la prima serpentina nel bosco finalmente il panorama si apre e ogni occasione è buona per ammirare il paesaggio e fotografare quanto di “unico” è possibile vedere. Davanti a noi, destra orografica della valle, Cima Una/Einserkofel (2.698 m) e le Crode Fiscaline/Oberbachernspitzen (Cima est 2.677 m) che si presentano come una barriera “quasi” insormontabile e che ci accompagnerà fino ai Laghi dei Piani/Bödensee dove un impegnativo sentiero permette, se le condizioni lo consentono, di raggiungere Forcella Pian di Cengia/Büllelejoch (2.500 m).
Si prosegue lungo la valle sempre in salita e ci si avvicina all’unico tratto “delicato” dell’itinerario, l’attraversamento delle pendici di Crodon di San Candido/innichriedlknoten (2.891 m) e di Punte Sassovecchio/Altensteinspitzen (2.850 m). Un poco per la contropendenza di alcuni punti, un po’ per la presenza di tratti soggetti a sporadiche slavine, è bene prestare attenzione alle temperature e alle condizioni della neve.
Un lungo traverso in genere ben battuto porta all’ultima difficoltà dell’itinerario, un’impegnativa salita (fisicamente) che aggira l’ultimo sperone di roccia che ci separa dal pianoro che precede la Forcella di Toblin e il Rifugio Innerkofler-Locatelli. Ora lo sguardo può spaziare quasi a 360° e la vista sulle valli è straordinaria: in basso la Val Fiscalina dominata da Cima Undici/Elferspitze (3.092 m) e da Croda Rossa di Sesto/Sextner Rotwand (2.965 m); alla nostra destra le Crode Fiscaline, le Crode dei Piani e Monte Paterno/Paternkofel (2.746m) che nasconderà ancora per qualche minuti le Tre Cime.
Da questo punto in poi si procede senza particolari difficoltà. Prima dell’ultima breve salita che porta a raggiungere il Rifugio Innerkofler-Locatelli vale la pena fermarsi un attimo, in basso i Laghi dei Piani/Bödensee e alle nostre spalle la Torre di Toblin che svetta a nord di Sasso di Sesto/Sextern Stein. La quiete di questi luoghi in inverno stride con i ricordi e la memoria del passato, tra il maggio 1915 e l’ottobre 1917 aspre battaglie hanno causato la morte di un numero imprecisato di giovani soldati che oltre ad affrontare l’esercito rivale hanno dovuto resistere a due lunghissimi inverni in condizioni difficilmente immaginabili.
Raggiunta la Forcella di Toblin le Tre Cime di Lavaredo si stagliano contro il cielo e sarà difficile non essere rapiti da tanta bellezza, ora anche la Valle della Rienza/Rienztal è ben visibile fino a Val di Landro/Höhlensteintal chiusa a ovest da Monte Specie/Strudelkopf.
Il ritorno a fondo valle è sulla stessa linea di salita.
Per chi è più allenato
Una volta raggiunto il Rifugio Locatelli (sempre chiuso in inverno) chi ha ancora energia può proseguire verso Sasso di Sesto. Dalla chiesetta appena sopra il Locatelli c’è la traccia che permette di raggiungere la sella che divide l’altura da Torre di Toblin/Toblingerknoten (2.617 m) da dove si raggiunge uno dei punti panoramici più belli delle Dolomiti di Sesto. Ora lo sguardo spazia su infinite cime, guglie, creste e pianori: da Monte Piana alle Cime di Monte Rudo/Rautkofel (2.811 m) per proseguire a nord con Torre dei Scarperi (2.683 m) e Croda dei Rondoi/Schwabenalpenkofel (2.969 m) che svetta imponente sulle altre cime, ancora più a nord Monte Mattina/Morgenkopf (2.491 m) e i Baranci/Haunold (2.966m); alle nostre spalle ecco la Val Sassovecchio incastonata tra il Crodon di San Candido e le Crode Fiscaline, dietro Cima Una ben visibile la bellissima cresta di Cima Undici.
Come arrivare
Dalla statale della Val Pusteria poco prima di San Candido seguire le indicazioni per Sesto, superato il centro abitato e raggiunto Moso seguire le indicazioni per la Val Fiscalina, il parcheggio (a pagamento) si raggiunge dopo circa 3 km dove termina la strada.
Da Padola (sul versante veneto) dopo aver superato Passo di Montecroce si raggiunge Moso e al termine della discesa sulla sinistra le indicazioni per la Val Fiscalina.
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