Gasherbrum IV: in salvo Mikhail e Sergei Mironov, niente da fare per Sergei Nilov
Il destino ha voluto unire le sorti di Dmitry Golovchenko e Sergei Nilov, che era tornato sul Gasherbrum IV per recuperare la salma dell’amico caduto lo scorso anno. Buone notizie, invece, per i compagni di spedizione
Notizie di segno opposto giungono dal Gasherbrum IV dopo la valanga che ha colpito il team russo che intendeva recuperare il corpo di Dmitry Golovchenko Dmitry Golovchenko cade sul Gasherbrum IV morto sulla stessa montagna lo scorso anno.
I soccorritori hanno raggiunto Mikhail e Sergei Mironov riuscendo ad accompagnarli fino all’Advanced Base Camp posto a quota 6100 metri dove hanno trovato riparo in una tenda con lettini, gas, alimentari e kit di primo soccorso. Secondo le scarse, e contradditorie, informazioni che giungono dal Pakistan Mikhail Mironov dovrebbe essere sostanzialmente illeso, per Sergei si sospettano invece fratture all’anca e a due costole. Non appena il meteo lo consentirà i due saranno trasportati a Skardu in elicottero.
Le abbondanti nevicate degli ultimi due giorni hanno impedito di cercare Sergei Nilov, subito scomparso alla vista dei compagni di spedizione. Di Nilov – che si trovava lo scorso anno con Dmitry Golovchenko quando questo scomparve e che è stato il promotore della missione di recupero della salma – è stato rinvenuto solo lo zaino.
Secondo quanto riportato dal sito della Federazione di alpinismo russa il corpo di Nilov sarebbe stato avvistato durante una delle primissime ricognizioni degli elicotteri, senza però che venissero rilevate le esatte coordinate della sua posizione. Le successive nevicate hanno poi reso impossibile le ricerche. Le speranze che il fortissimo scalatore, già vincitore di due PIolet d’Or, sia ancora in vita sono, purtroppo, ridotte a zero.