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5 film western ambientati nella catena montuosa della Sierra Nevada

I monti tra la California e il Nevada sono sempre piaciuti a Hollywood. Grandi registi vi hanno girato film indimenticabili. Da vedere e rivedere

Si estende per 650 chilometri, dal Fredonyer Pass a nord al Tehachapi Pass a sud, e ha come vetta più alta il Monte Whitney (4421 m): di cosa stiamo parlando? Della Sierra Nevada, letteralmente “la vetta innevata”, conosciuta anche come “La Sierra” o “L’alta Sierra” (e omonima alla Sierra Nevada spagnola). Divisa tra la California e il Nevada, questa catena montuosa è stata – ed è ancora oggi – una delle location preferite del cinema d’esplorazione, soprattutto il western, che l’ha incorniciata nelle sue diverse declinazioni naturalistiche.

Tra Mammoth Lakes, lo Yosemite National Park e l’Hot Creek, la Sierra Nevada è stata messa su schermo tra la fine dei ’60 e l’inizio dei ’70 da registi quali John Ford, Henry Hathaway, Sam Peckinpah e Clint Eastwood, nella sua storica dimensione di terra di cercatori d’oro, coloni o in una più “mitica” di giustizieri solitari.

Scopriamo allora 5 film western ambientati nella catena montuosa della Sierra Nevada.

Pugni, pupe e pepite (North to Alaska, 1960)

In Alaska agli inizi del ‘900, è scoppiata la corsa all’oro e sorgono numerose città minerarie, popolate solo da uomini. In una di queste vive Sam McCord (John Wayne) che ha trovato una vena aurifera insieme ai fratelli George e Billy Pratt. Sam ha intenzione di andare a Seattle per acquistare attrezzi per la miniera e George gli chiede riportargli la sua promessa sposa Jenny Lamont, una ragazza francese che non ha mai visto. Una volta arrivato a Seattle, Sam troverà però una situazione inaspettata. In questo film diretto da Henry Hathaway si vede il torrente Hot Creek, nella Contea di Mono, vicino a Mammoth Mountain e situato nella Inyo National Forest. Il letto del torrente è un sito geologico da visitare, contraddistinto eruzioni di geyser periodici e fumarole avvengono inoltre nella zona. È vietato entrare in acqua, ma la location dove è stato girato il film è accessibile al pubblico.

Sfida nell’Alta Sierra (Ride the High Country, 1962)

Diretto da Sam Peckinpah (che nel 1969 dirigerà il cult Il mucchio selvaggio), Sfida nell’Alta Sierra già dal titolo fa intuire grande la centralità che giocano le location nel film. La storia è quella di un ex soldato (Joel McCrea) che insieme ad un vecchio amico (Randolph Scott) decide di compiere un’ultima avventurosa impresa su commissione di una banca: trasportare un carico d’oro da un villaggio di minatori e cercatori in mezzo alle montagne, attraversando un territorio pieno di insidie. Peckinpah ha iniziato le riprese nel paese di Mammoth Lake (California), ma una tempesta di neve ha costretto la produzione a chiudere e a Peckinpah è stato ordinato di spostare il cast e la troupe nel retro della MGM al Bronson Canyon (Griffith Park) a Hollywood per completare il film. Nel film è possibile vedere anche la Inyo National Forest

La conquista del West (How the West Was Won, 1962)

In questa produzione monumentale co-diretta da John Ford, Henry HathawayGeorge Marshall Richard Thorpe viene raccontata la storia del West attraverso le vicende di una famiglia di coloni. Il film copre un lungo periodo storico che va dal 1850 circa fino agli anni ’60 (quindi l’anno di uscita del film) ed è diviso in cinque episodi/capitoli: i fiumi, le grandi pianure, la guerra civile, la ferrovia, i fuorilegge e l’epilogo.

La conquista del West fu il secondo film live action girato in Cinerama (un formato panoramico che richiedeva la ripresa simultanea con 3 telecamere e poi una proiezione con 3 proiettori), ma gli alti costi del film furono tra le cause della decadenza del formato, in un’epoca in cui il cinema cercava di fare concorrenza al recente avvento della televisione proprio grazie a trovate spettacolari. Tra le numerosissime location del film c’è anche la Sierra Nevada con le sue montagne, la Inyo National Forest, la cittadina di Alabama Hills (ai piedi del Monte Whitney).

Il Grinta (True Grit, 1969)

Nove anni dopo Pugni, Pupe e Pepite, ancora il torrente Hot Creek è stato incorniciato in un western di Henry Hathaway: stavolta si tratta del cult Il Grinta. John Wayne è qui il giustiziere Rooster Cogburn detto “il Grinta” – un vecchio sceriffo che, su richiesta della figlia di un fattore che è stato ucciso, si mette sulle orme dell’assassino dell’uomo e del bandito Ned Pepper.

Nonostante le riprese ebbero luogo principalmente in Colorado, il ruscello Hot Creek è presente nel film come ambientazione di una sparatoria fallita tra Ned Pepper e la sua gang. Hot Creek si trova vicino a Mammoth Lakes e si affaccia sulle cime innevate di Mount Morrison e Laurel Mountain nella California centrale. Il nome del fiume deriva dalle alte temperature della sua acqua (che tuttavia raramente supera i 20 °C).

Lo straniero senza nome (High Plains Drifter, 1973)

Secondo film di regia di Clint Eastwood, Lo straniero senza nome è la storia di un pistolero misterioso (interpretato da Eastwood stesso) che viene assunto dai cittadini di un paesino per proteggerli da tre delinquenti. La location quasi esclusiva del film è la città diLago“, un set dettagliato costruito sulla riva del Lago Mono, nella contea di Mono (ad est della Sierra Nevada, tra lo Yosemite National Park e il confine con il Nevada).

Come sempre, lo studio voleva girare nel backlot, ma Eastwood era determinato a ottenere un maggiore impatto visivo con il paesaggio della California centrale. Furono costruite 14 case, una chiesa e un albergo a due piani e, insolitamente, come edifici completi piuttosto che con facciate piatte, in modo da poter utilizzare sia gli interni che gli esterni. Mono Lake è un lago salino di soda: poiché non ha uno sbocco naturale, l’evaporazione provoca l’accumulo di alti livelli di sale nelle sue acque.

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