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Diminuiscono gli alpinisti diretti verso gli over 6000 del Nepal

Secondo i dati comunicati dal Ministero del turismo per l’autunno in corso sono stati rilasciati 678 permessi contro gli 822 della stessa stagione 2022. Il Manaslu è ancora la cima più richiesta

Il Dipartimento del Turismo (DoT) del Nepal ha rilasciato 678 permessi per scalare 36 vette sopra i 6.000 metri in questa stagione autunnale. Il dato pubblicato da The Himalayan Times nei giorni scorsi, conferma la contrazione delle richieste rispetto al passato. Nell’autunno dello scorso anno, il DoT aveva infatti concesso i permessi per scalare 34 montagne in tutto il Paese a 822 alpinisti provenienti da 67 nazioni.
Anche quest’anno il maggior numero di permessi è stato rilasciato per il Manaslu: sono 301 quelli rilasciati, contro però i 404 dello stesso periodo del 2022. Le altre vette che hanno destato maggiore interesse sono l’Himlung Himal (7.126 m; 91 permessi), l’Ama Dablam (6.814 m, 81 permessi), il Thorong Peak (6.144 m, 29 permessi). Ventitré permessi ciascuno sono stati assegnati per il Barun Tse (7.129 m) e il Dhaulagiri (8.167 m).

Variegata come sempre la provenienza degli alpinisti: 68 sono quelli che arrivano dalla Cina, 58 dalla Francia, 49 dagli Stati Uniti, 47 dal Giappone, 39 dalla Russia, 38 dalla Germania, 33 dal Regno Unito, 31 dall’Australia, 27 dalla Polonia, 24 dalla Svizzera e 36 nepalesi (nel conteggio non sono considerate le Guide).

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