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Denis Urubko e Pipi Cardell pronti per l’assalto finale al Gasherbrum I 

La coppia russo-spagnola sta completando l’acclimatamento. Ottimisti e in buone condizioni fisiche sono pronti per il tentativo di aprire una nuova linea di ascesa. Urubko non usa il satellitare, quindi le notizie scarseggiano. Per saperne di più abbiamo sentito l’amico con cui tiene i (rari) contatti

Il giorno dell’assalto alla vetta si avvicina. La coppia formata dal russo Denis Urubko e dalla spagnola Pipi Cardell è in questi giorni impegnata nel tentativo di aprire una nuova via sul Gasherbrum I, nella regione himalayana del Karakorum. I due intendono raggiungere l’undicesima vetta più alta della Terra (8.068 metri) per un tracciato mai salito fino a ora, in stile alpino e come al solito senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Un’impresa in pieno stile Urubko, che ha dalla sua anche la grandissima esperienza e la conoscenza di una montagna già salita nel 2001 per la via classica, il Couloir dei Giapponesi.

Negli scorsi giorni Urubko ha dato notizia di aver condotto un buon acclimatamento insieme alla compagna di vita e di cordata, nonostante le condizioni meteo altalenanti e il forte vento al C2. Entrambi sono in condizioni fisiche soddisfacenti e determinati a effettuare il tentativo di apertura della nuova via. Informazioni che ci arrivano a spizzichi e bocconi, dal momento che Denis, come di consueto, non ha con sé un telefono satellitare e invia brevi messaggi,  quando ha la connessione gratuita, tramite Whats App. Ne consegue che, in caso di emergenza durante l’ascesa, i due non potranno lanciare l’SOS e dovranno cavarsela da soli.

D’altra parte per Denis, e anche per chi segue le sue imprese, questa non è una novità in quanto, come dichiarato più volte anche in passato, questa è la sua etica e il suo personale modo di intendere l’alpinismo. L’ultimo collegamento via Whats App è stato nella mattinata di domenica 16. Poche righe per informare l’amico Matteo Gallizioli, con cui tiene i contatti, che lui e Pipi erano rientrati al Campo Base del GI dopo aver trascorso sei giorni ad acclimatarsi sulla montagna raggiungendo il CII e quindi di aver superato quota 6.000 metri.

 

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Prossimo obiettivo è il C3, che raggiungeranno percorrendo un tratto in cui dovrebbero poter approfittare dei tratti attrezzati la scorsa settimana durante l’ascesa della norvegese Kristin Harila, che ha raggiunto la vetta il 18 luglio alle ore 5:10 del mattino.

Dal 16 luglio, il telefono di Denis è irraggiungibile e quindi non è possibile avere ulteriori aggiornamenti in presa diretta. Importante sottolineare che al campo base del GI non vi è connessione gratuita e che le comunicazioni possono arrivare solamente se si ha con sé il telefono satellitare, che, come abbiamo detto, Denis ha deciso di lasciare a casa. Per avere una connessione minima, quella che gli permette di aggiornare il profilo Instagram e mandare messaggi via Whats App, Urubko deve camminare per un’ora e mezza in direzione del campo base del Broad Peak.

Per saperne di più e per capire meglio le intenzioni di Denis, abbiamo raggiunto telefonicamente Matteo Gallizioli, con cui Denis ha condiviso in linea di massima il programma dell’ascesa.

“Le comunicazioni non sono per nulla semplici”,  ha spiegato Gallizioli. “Domenica mattina mi è arrivato un messaggio con il quale mi diceva che lui e Pipi stavano bene, nonostante la stanchezza, e che avevano trascorso sei giorni sulla montagna per fare un buon acclimatamento. Possiamo ipotizzare che, essendo trascorsi già tre giorni dal loro ritorno al campo base, tra oggi e domani potrebbero tentare la salita al C3 affrontando quindi la parte più tecnica e impegnativa della via normale al GI”.

“Una volta arrivati al C3”, prosegue Gallizioli, “se non cambiano idea, non attaccheranno la vetta ma scenderanno nuovamente e, dopo qualche giorno di riposo, potrebbero tentare l’assalto decisivo. Di tempo a disposizione ne hanno ancora parecchio visto che il volo di rientro è previsto intorno a Ferragosto”.

“Facendo due calcoli, la settimana buona per il tentativo potrebbe essere quella dal 31 luglio al 6 agosto, salvo condizioni meteo avverse. Per quanto riguarda la nuova linea che cercheranno di aprire, Denis non si è sbottonato più di tanto. Mi ha detto che ha una mezza idea di dove potrebbe passare, ma che andrà studiata in loco quando si troverà davanti ai passaggi più impegnativi”.

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