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Da 0 a 4810 metri in 14 ore, 42 minuti e 14 secondi. Nuovo record bike and sky per Ugazio sul Monte Bianco

I problemi allo stomaco hanno messo in dubbio la riuscita del tentativo, alla fine l’azzurro ha siglato il nuovo record. Seguito da dure polemiche sulla discesa in elicottero dalla vetta

È partito alle 18 di sabato 8 luglio da Genova Voltri in sella alla sua bike con obiettivo finale la vetta del Monte Bianco (4810 metri più in alto). E ci è arrivato dopo 14 ore, 42 minuti e 14 secondi, abbassando di quasi due ore il record precedente detenuto da Nico Valsesia. Ci è riuscito Marcello Ugazio, ventisettenne di Borgomanero, vicecampione del Mondo Vertical 2022 e campione italiano Doppio Vertical (FISky) 2023. Ad aprile, l’atleta piemontese ha siglato anche il nuovo record “Bike&Sky” sul Monte Rosa. Ora gli appartiene anche il nuovo record sul Bianco.

Un record costruito in mesi di lavoro

Con la bicicletta, Ugazio ha raggiunto il Passo del Turchino, ha traversato la Pianura Padana, e poi ha risalito tutta la Valle d’Aosta fino ai 1224 metri di Courmayeur. Un ultimo tratto su due ruote per arrivare al Lago di Combal (altitudine 1959 metri) dove, dopo aver percorso 320 km in bike, ha cambiato assetto per iniziare la parte alpinistica.

Una salita di 16 km che lo ha condotto fino alla vetta del Monte Bianco, passando dal Ghiacciaio del Miage fino al rifugio Gonella (3071 metri) per poi proseguire verso il Ghiacciaio del Dôme, il Colle di Bionnassay, in direzione della Capanna Vallot sulla via normale francese. Dal Gonella, ha seguito Ugazio anche un team di supporto sanitario con due medici e tecnici del Soccorso Alpino, un elicottero di Eliossola Helicopter Service per il personale e il recupero in quota e la guida alpina Denis Trento a garantire la sicurezza dell’impresa.

A fare il tifo per l’atleta i numerosi fan, la sua famiglia e un team di 25 persone che in questi mesi, in maniera silenziosa ma costante, è stato dietro alle quinte organizzando la logistica. Ma le gambe, il fiato e la forza fisica sono stati tutti di Ugazio, che dopo il ritorno a valle ha dichiarato di volersi concedere un periodo di meritato riposo prima degli appuntamenti Vertical che lo attendono. A causa dei problemi di stomaco iniziati fin dalla partenza, la buona riuscita dell’impresa non era scontata.

Nei giorni successivi al record, l’exploit di Marcello Ugazio è stato criticato da alpinisti e ambientalisti a causa della discesa in elicottero. I sindaci di Chamonix e St.-Gervais-les-Bains Éric Fournier e Jean-Marc Peillex, le sedi francese e italiana di Mountain Wilderness e le associazioni riunite nel coordinamento ProMONT-BLANC, con un comunicato uscito l’11 luglio su montagnes-magazine.com, hanno duramente attaccato questa scelta, ipotizzando un intervento della magistratura d’Oltralpe per violazione delle leggi di tutela ambientale e sulla navigazione aerea.

Ricordiamo che per i due Comuni, e per le mappe ufficiali transalpine, la vetta del Monte Bianco è interamente in territorio francese. Ugazio, alla fine dell’intervista, si dichiara addolorato per le accuse, e ribadisce di aver agito regolarmente.

Marcello Ugazio, record bike and sky sul Monte Bianco

Marcello, ci vuoi raccontare come sei stato?

Sono stato molto male fin da subito con lo stomaco, probabilmente anche per via della tensione. Era la prima volta che avevo alle spalle una squadra così organizzata e sentivo il peso di non voler deludere nessuno.

C’è stato un momento in cui hai pensato di interrompere il tentativo o di non farcela?

No, mai… A ripensarci forse per un momento al Gonella, ma poi ogni volta mi dicevo “fino a che ce la faccio proseguo…” e così sono arrivato in cima.

Senza quei problemi di stomaco avresti potuto fare meglio?

Forse avrei potuto fare un po’ meglio, ma stiamo parlando di minuti, non certo di ore. Nonostante tutto riuscivo a ingerire calorie sotto forma di liquidi e questo mi ha permesso di andare avanti.

Quali sono i prossimi appuntamenti agonistici?

Il 23 luglio il Vertical Col di Lana,  il 28 e 29 luglio il Vertical Trail Courmayeur, il 5 agosto il Vertical San Bernardo. Poi si passerà a settembre con altre gare come la Rosetta Vertical e forse, se le condizioni saranno buone, il Red Bull Dolomitenmann.

Monte Rosa, Monte Bianco… quali sono i prossimi sogni nel cassetto?

Quando mi sarò ripreso, più psicologicamente che fisicamente, mi piacerebbe fare un nuovo record di velocità sulla vetta più alta della catena dell’Atlante, in Marocco. Il Jebel Toubkal, 4167 metri.

Sappiamo che sei tornato con l’elicottero, era previsto o è stata una decisione presa perché non sei stato bene?

Mi dispiace per queste contestazioni. Un Fastest Known Time (FKT, “tempo più veloce conosciuto”, ndr) è una prova cronometrata promossa e certificata dalla Federazione Internazionale di Skyrunning. In quanto evento sportivo, l’organizzazione ha deciso all’unanimità di garantire la sicurezza con il rientro in elicottero, che era già presente per riprese e assistenza tecnica. Una scelta che non ha tenuto in considerazione l’etica dell’alpinismo classico.
Una volta raggiunta la vetta del Monte Bianco sono sceso a piedi sino a raggiungere il territorio italiano, dove le autorità competenti hanno autorizzato l’atterraggio e il recupero.

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Un commento

  1. la montagna e’ sempre piu’ un circo di gente che non la ama ma la usa solo per mettersi in mostra.

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