AlpinismoAlta quota

Anurag Maloo disperso sull’Annapurna, l’appello della famiglia per proseguire le ricerche

Mentre era in discesa tra campo 3 e campo 2 l'alpinista indiano Anurag Maloo è caduto in un crepaccio, le ricerche in corso da lunedì non hanno portato alla sua localizzazione

Lunedì 17 aprile verrà ricordata come la più intensa di 3 giornate di attacchi alla vetta andati in scena sull’Annapurna (8091 m). Una giornata in cui si è assistito all’arrivo in cima di decine di alpinisti, la maggioranza con il supporto di bombole di ossigeno e Sherpa, e ad immancabili rinunce. Tra coloro che hanno scelto di abbandonare il tentativo di vetta e fare ritorno a quote inferiori, l’alpinista indiano Anurag Maloo, arrestatosi nella sua ascesa al campo 4. Nel corso della discesa verso il campo base qualcosa però è andato storto. Secondo le dichiarazioni rilasciate dal padre di Anurag, Om Prakash, al The Indian Express, “a causa delle sue condizioni di salute gli è stato suggerito di scendere. Mentre era in discesa deve essere scivolato, cadendo in un crepaccio tra campo 3 e campo 2“. Nell’impossibilità di lanciare una operazione di ricerca e soccorso per via aerea, a causa del meteo avverso, nella giornata di lunedì sono stati inviati sul posto 3 Sherpa che, raggiunta a piedi la zona, non sono stati però in grado di localizzarlo. Le ricerche sono riprese nella giornata di ieri ma dell’alpinista ancora non si trova traccia.

Chi è Anurag Maloo?

Per Anurag Maloo, 34 anni, originario di Kishangarh in Rajasthan, India, l’Annapurna avrebbe rappresentato il primo Ottomila della sua carriera alpinistica. Nel suo palmarés vanta già delle vette himalayane oltre i 6000 – 7000 m: nel 2022 ha salito infatti l’Ama Dablam (6812 m), l’Island Peak (6189 m) e il Mt. Nun (7135 m). Scalare le vette himalayane è per Anurag non solo una missione alpinistica ma anche divulgativa. Il progetto che sta portando avanti si chiama #Climbing4SDGs, dove SDGs sta per “Sustainable Development Goals”, gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

“Ho avviato l’iniziativa #Climbing4SDGs, che mira a utilizzare l’alpinismo come piattaforma per interagire con le comunità locali, aumentare la consapevolezza sugli SDGs, ispirare le persone ad agire e sostenere l’innovazione”, si legge sul sito dedicato al progetto climbing4sdgs.com. Attivamente impegnato in difesa dell’ambiente, ha partecipato come speaker TEDx. Nella vita di tutti i giorni è direttore regionale (Asia-Pacifico) e vicepresidente presso Seedstars, organizzazione internazionale fondata nel 2013 da alcuni giovani svizzeri la cui missione è cambiare la vita delle persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo grazie alla tecnologia e all’imprenditorialità.

Una petizione per richiedere la prosecuzione delle ricerche

La notizia della scomparsa di Maloo ha sconvolto la famiglia che confida nella possibilità di trovarlo ancora in vita, come accaduto nella giornata di ieri per una seconda alpinista indiana, Baljeet Kaur, data inizialmente per dispersa sull’Annapurna, miracolosamente ritrovata e recuperata a 7300 metri di quota, in condizioni di salute non preoccupanti. Il fratello minore di Anurag, Aashish, 29 anni, ha lanciato online una petizione su Change.org diretta all’ambasciatore indiano in Nepal, Naveen Srivastava, per richiedere la prosecuzione delle ricerche, in cui si riporta:

“Mio fratello Anurag è l’alpinista più appassionato che conosca. Scalare le montagne è sempre stato un suo sogno. Ogni volta che si metteva a scalare, si assicurava di avere la bandiera indiana al suo fianco, pronta per essere issata sulle vette più alte del mondo. La sua passione lo ha portato a realizzare una missione per scalare tutte le 14 vette sopra gli 8000 m e le Seven Summits per creare consapevolezza e guidare l’azione verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. La scorsa settimana, aveva deciso di scalare il Monte Annapurna, la decima montagna più alta del mondo… in una sfortunata serie di eventi, è caduto a circa 6.000 m mentre scendeva dal Campo III il 17 aprile, e da allora è scomparso. Siamo devastati. Sembra che i nostri peggiori incubi si siano avverati, ma non possiamo perdere la speranza. Sappiamo che Anurag è da qualche parte là fuori, ad aspettarci. Una squadra di Sherpa ha avviato le operazioni di ricerca ma al momento non basta. Dobbiamo agire più velocemente!! Abbiamo bisogno del sostegno dei governi indiano e nepalese. Abbiamo contattato alcuni di loro e abbiamo bisogno del vostro supporto per assicurarci che le nostre voci li raggiungano. La questione deve essere portata alla loro attenzione con urgenza. Abbiamo bisogno di una squadra di soccorso speciale addestrata per operare su un terreno così rischioso. Solo con il loro supporto possiamo assicurarci che Anurag venga trovato il prima possibile! Saremo per sempre grati per il vostro supporto! Anurag, sei un combattente e ti troveremo. Abbiamo tante cose da dirti, torna presto!”

 

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Sulle operazioni in corso non sono stati diffusi molti dettagli, secondo quanto dichiarato da Om Prakash, la famiglia non avrebbe aggiornamenti. “Hanno schierato in campo elicotteri e Sherpa. Speriamo che venga dispiegata anche una termocamera trasportata tramite droni, in modo che possano rintracciarlo”.

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