AlpinismoAlta quota

Kristin Harila, Gelje Sherpa e Adriana Brownlee sul Cho Oyu questo inverno

Non solo Simone Moro e Alex Txikon al Manaslu e Hervé Barmasse con David Gottler non si sa ancora dove, la stagione invernale sugli 8000 includerà anche una spedizione al Cho Oyu.

I membri sono Kristin Harila, Gelje Sherpa e Adriana Brownlee, già partecipanti alla scorsa spedizione autunnale alla montagna, fallita a causa del maltempo e dell’abbondanza di neve portata dal lungo monsone. A ottobre la squadra nepalese di fissaggio delle corde si fermò a 7200 metri e lo stesso Gelje Sherpa al ritorno al campo base, mentre impacchettava le cose per tornare a casa, aveva dichiarato: “Con questo freddo e questo vento ci sentiamo tutti in una spedizione invernale”. Perché allora non ritentare per davvero in inverno? Idea non nuova, dato che Gelje Sherpa ci aveva già provato a salire il Cho Oyu durante la scorsa stagione fredda raggiungendo i 7900 metri.

Il gruppo non dovrebbe contare ulteriori scalatori a parte gli sherpa che si occuperanno di aprire la via. “Sapevamo entrambe che dovevamo tornare dalla Dea Turchese e mostrare al mondo quanto siamo forti noi scalatrici donne. Io e Adri, insieme a un piccolo team di incredibili sherpa guidati da Gelje Sherpa inizieremo la nostra spedizione molto presto” ha raccontato da Kathmandu la norvegese Kristin Harila.

Come nei mesi scorsi, la scalata avverrà dal versante nepalese nel tentativo di aprire una nuova commerciale via. Sul punto sono interessanti le considerazioni fatte dall’alpinista Csaba Varga sentito a novembre da Explorerweb dopo il ritorno dal Cho Oyu. L’ungherese, che procedeva senza ossigeno supplementare, è stato l’unico alpinista a scalare insieme al gruppo di fissaggio delle corde. “Il percorso è ripido, soggetto a valanghe e con tempo piuttosto imprevedibile e instabile” le sue parole. “Da campo 1 (5.900 m) il percorso sale su una grande e ripida parete di neve e ghiaccio, fino al Campo 3 a 7.200 m, ed è spesso spazzato da valanghe. Sopra il campo 3 c’è un enorme altopiano, lungo quasi due chilometri. Anche la parte finale è ripida e difficile, una parete rocciosa/mista con diverse linee non aperte”.

Nei giorni scorsi il gruppo ha già raggiunto Namche Bazaar, direzione campo base. A gestire la spedzione sarà l’agenzia Seven Summit Treks.

Sul Cho Oyu in inverno

Lo scorso inverno, Gelje Sherpa aveva pubblicato il video del tentativo di vetta. Sono immagini che fanno ben capire cosa significa scalare un 8000 in invernale.

 

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