Cronaca

Soccorsi sulla Ferrata Tomaselli due escursionisti bloccati dal ghiaccio

Il primo novembre il Soccorso alpino è stato allertato da una coppia di escursionisti bloccata sulla Ferrata Tomaselli, alla Cima Fanis Sud. Un bel percorso attrezzato molto panoramico e abbastanza impegnativo a causa dell’esposizione e delle difficoltà.

I due erano in un tratto non attrezzato e a indurli a chiamare i soccorritori è stata la presenza di ghiaccio non avendo con loro attrezzatura invernale per poter superare senza rischi quel punto. A intervenire l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato con un verricello di 10 metri tecnico di elisoccorso e medico a circa 2.970 metri di altitudine, ormai quasi in vetta. Gli escursionisti sono stati recuperati in due rotazioni dal pilota, non senza difficoltà a causa delle forti raffiche di vento presenti in quota. Entrambi sono stati lasciati al Passo Falzarego.

Il caldo insolito degli ultimi giorni, che poco ricorda la stagione in cui effettivamente siamo, può trarre in inganno. Alle quote più elevate la prima neve è già caduta e le temperature di notte calano molto, creando ghiaccio. Inoltre, le ore di luce sono molto diminuite e il buio sopraggiunge presto, come insegna la cronaca degli ultimi giorni. In questa stagione transitoria è bene essere ancora più prudenti, preparati e soprattutto informati sugli itinerari che si intendono percorrere. Programmare itinerari e tempi in autunno e inverno è fondamentale per la buona sicurezza di ogni gita!

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3 Commenti

  1. Ancora una volta devo rimarcare la poca professionalitá dell’autore dell’articolo in quanto si dimentica SEMPRE di segnalare la provincia dove il fatto avviene: va bene che il Passp Falzarego é noto, ma cosa costa aggiungere dati piú precisi?

    1. Cambia qualcosa in quello che l’articolo vuole rimarcare? che questi due, chiamiamoli sprovveduti per essere educati, fossero in Trentino o in Piemonte cosa cambia? diciamo “sprovveduti” sono e tali rimangono…forse bisognerebbe fargli pagare l’intervento così imparerebbero ad andare in montagna con cognizione di causa

  2. La Ferrata Tomaselli è una e si presuppone che chi legga questi articoli lo sappia o quanto meno, spinto dalla curiosità personale, provveda ad attingere le informazioni volute a riguardo. Pertanto il problema non è aggiungere il dato in più ma sottolineare ancora una volta la superficialità con cui questi “merenderos” affrontino percorsi impegnativi senza coscienza e consapevolezza, soprattutto in questo periodo dell’anno! Spero che vengano applicate le norme esistenti che prevedono il pagamento dell’elisoccorso, alla luce del fatto che nessuno dei due sia stato ospedalizzato!

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