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Il Buco di Viso chiude per l’inverno

Con l’arrivo del mese di ottobre si rinnova sulle Alpi Cozie una tradizione: la chiusura del Buco di Viso, il più antico traforo delle Alpi, in vista dell’inverno. “Chiuso il Buco di Viso per la stagione invernale. Au revoir! Vivement le printemps!”, il messaggio bilingue con cui l’avvenuta chiusura è stata annunciata mercoledì 5 ottobre sulla pagina Facebook delle “Valli del Monviso”. Un messaggio che come ogni anno si accompagna a un pizzico di malinconia per la stagione estiva ormai alle spalle e a un senso di attesa per quella primavera che segnerà il momento della riapertura dei 75 metri di tunnel, percorribili soltanto a piedi, tra Italia e Francia.

Ogni anno, in autunno, prima dell’arrivo di nevicate ingenti sull’arco alpino, il Buco viene sigillato, apponendo delle assi di legno sull’accesso dal versante francese, così da evitare un dannoso accumulo di neve al suo interno nei mesi invernali.

Quest’anno, in una annata avara di precipitazioni nevose e caratterizzata da una estate all’insegna delle ondate di calore, il traforo era stato aperto in anticipo, venerdì 17 giugno.

“Quest’anno arriva decisamente prima rispetto al consueto – dichiarava in tale occasione il Parco del Monviso – e la rimozione della neve accumulata davanti all’ingresso francese del tunnel è stata più veloce del consueto, a causa delle scarsissime precipitazioni nevose dello scorso inverno: un fattore ambientale che purtroppo condizionerà in negativo l’estate, che si prevede a rischio siccità.”

Il traforo più antico delle Alpi

Il Buco di Viso o Buco delle Traversette, collega le due località di Crissolo (Italia) e Ristolas (Francia) e fu realizzato a una quota di circa 2880 metri nel lontano 1400. Nacque allo scopo di fornire una via commerciale alternativa tra il Marchesato di Saluzzo e il Regno dei Valois, evitando il passaggio nel territorio nemico dei Savoia. Funzione persa nel corso dei secoli.

Oggi rappresenta un suggestivo passaggio da affrontare nel corso della stagione escursionistica estiva. Le sue dimensioni (2 metri di larghezza per 2 metri di altezza, per 75 metri di estensione) sono testimonianza di un passato in cui era necessario che al suo interno transitassero i muli delle carovane mercantili.

Il Buco che oggi possiamo ammirare è frutto di diversi interventi di restauro e messa in sicurezza, il più recente risalente al 2014.

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