Sulle Alpi Cozie sorgerà un bivacco “culturale”
Sulle Alpi Cozie, in Val di Susa, sorgerà nei prossimi mesi un nuovo bivacco, dalla doppia funzione di ricovero e centro culturale d’alta quota. Il progetto di realizzazione del bivacco, promosso dall’Unione Montana Alta Valle Susa e dal Comune di Bardonecchia, è finanziato con fondi europei ALCOTRA, è stato presentato lo scorso 26 giugno nella sala Viglione del Palazzo delle Feste di Bardonecchia. Il progetto,
Sorgerà nel dettaglio a 3009 metri sul Colle del Sommeiller, valico alpino delle Alpi Cozie, che deve il suo nome a Germain Sommeiller, direttore dei lavori del traforo ferroviario del Frejus. Posizionato sulla linea di confine tra Italia e Francia, tra la Punta Sommeiller (3333 m) e la Rognosa di Etiache (3382 m), congiunge Bardonecchia (TO) con Bramans, ex comune francese del dipartimento della Savoia, oggi confluito nel comune di Val-Cenis.
Come premesso, definirlo bivacco risulta forse limitante. Al suo interno, oltre a camerate autogestite che offriranno un totale di 14 posti letto, ospiterà un Centro di documentazione della cultura della montagna d’Alta quota e un Museo della storia del Ghiacciaio del Sommeiller, in forte arretramento.
La struttura si presenterà come un piccolo prefabbricato di 100 metri quadri, interamente realizzato in legno locale e avrà un colore rosso sangue di bue. In termini di forme reinterpreterà in chiave moderna l’architettura dello storico rifugio Ambin, che sorgeva sul Colle. L’apertura è stimata per l’autunno 2022.
Una pacchia per gli incivili che amano vandalizzare ?
A 3000 metri ?
Questa idea proprio non la capisco.
Anche il cai bergamasco ha ristrutturato un rifugio vecchio per farne un centro culturale e di congressi a 2000 metri, con servizi notevoli e camere con bagno, credo che ora si sia salvato perché è stato dato in gestione come dipendenza al vicino rifugio.
Chissà cosa si pensa di nuovo.
Si rischia, soprattutto, che possa diventare un bivacco per chi arriva al colle con il 4×4, il suvvettino 4×2 o la moto. Avventura a motore e bivacco notturno “molto pittoresco” discutendo come, gli altri, dovrebbero sacrificarsi per impedire il surriscaldamento del pianeta. Invece sarebbe opportuno allestire un parcheggio vicino alla diga di Rochemolles e poi di lì in su a piedi. Per dare un segno concreto.