AlpinismoAlta quota

Trango Tower: Edu Marin ci riprova sulla Eternal Flame con il padre e il fratello

Non solo 8000, ad animare l’estate pakistana ci saranno anche alcuni interessanti progetti sui 7000 e i 6000 del Karakorum. Tra questi non si può non citare il ritorno di Edu Marin alle Torri di Trango.

Il forte alpinista spagnolo ha un conto in sospeso dalla scorsa estate con Eternal Flame, meravigliosa e difficile via sulla parete sud della Nameless Tower (6.286). Una vera big wall nell’aria sottile con i suoi 650 metri di sviluppo con difficoltà 7b+ a oltre 6000 metri di quota. La linea – aperta da Kurt Albert, Wolfgang Güllich, Christof Stiegler e Milan Sykora nel 1989 – attende ancora la prima libera integrale. Nel 2005 ci avevano provato i fratelli Pou, ma si erano dovuti fermare per il maltempo e comunque deviando dalla linea originale all’ottavo tiro. Erano invece arrivati in cima i fratelli Huber nel 2009, ma anche loro seguendo alcune varianti che tra l’altro avevano alzato la difficoltà fino al 7c+.

A luglio 2021 era arrivato il turno di Marin accompagnato da Miquel Mas e Marc Subirana. Le difficili condizioni meteo e qualche imprevisto che aveva portato a un cambio di cordata in corsa d’opera, avevano costretto l’alpinista a chiudere la spedizione senza successo, ma con la voglia di riprovare, tanto da aver lasciato il proprio materiale in Pakistan. “L’anno prossimo tornerò a Eternal Flame con ‘mio team’, mio ​​padre e mio fratello. Non vedo l’ora” aveva scritto sui social e così sarà questa estate. Con Edu Marin questa volta ci saranno il papà Francisco ‘Novato’ Marin e il fratello Alex Marin. “Mio padre porterà calma, esperienza e tanta perseveranza. Mio fratello ha tecnica nei salvataggi e nelle manovre in parete. Ha una grande forza fisica e porta sempre un tocco di umorismo. Insieme formiamo una squadra fortissima!” ha detto l’alpinista in una intervista a Desnivel.

I tre sono già partiti per il Pakistan e hanno raggiunto Skardu. Una volta arrivati al campo base della Nameless Tower inizieranno ad acclimatarsi e portare materiale in parete per essere pronti a cogliere il momento perfetto per lanciare il tentativo di liberare la big wall.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close