AlpinismoAlta quota

La diretta slovacca in 21 ore e 35 minuti, l’incredibile record sul Denali

Matt Cornell, Jackson Marvell e Alan Rousseau hanno fatto una cosa incredibile sul Denali. Non si può sintetizzare in altro modo la salita in velocità della diretta slovacca in sole 21 ore e 35 minuti. Un record su una delle vie più difficili della montagna più alta del Nord America, che aveva già visto una ripetizione in velocità nel 2000 da parte di Steve House, Mark Twight e Scott Backes, che impiegarono 60 ore, un tempo che è stato ridotto di quasi un terzo.

Partiti giovedì 19 maggio, i tre hanno superato la terminale alle 4.20 del mattino. Procedendo principalmente in conserva e assicurandosi solo su tre tiri, sono arrivati in vetta alle 2 del mattino del giorno seguente. Da lì sono scesi e tornati al campo base, impiegando un totale di 48 ore.

Siamo felici di quello che abbiamo fatto ed entusiasti di ciò che questo sforzo può mostrarci su ciò che può essere fatto in futuro. Dubito che il nostro record durerà per vent’anni. Spero che alcuni amici in un paio di settimane possano salirlo più velocemente! Il successo di ognuno di noi spinge oltre il nostro sport e nel mentre impariamo gli uni dagli altri” ha scritto Alan Rousseau sui social.

La diretta slovacca

La via degli slovacchi, più comunemente chiamata la diretta slovacca, è stata aperta nel 1984 durante 11 giorni di scalata da Blažej Adam, Tono Križo e František Korl. È una linea estremanente tecnica con difficoltà di VI 5.9X M6 WI6 distribuite in 2700 metri di svluluppo.

A confermarne la difficoltà sta il fatto che la prima ripetizione è arrivata solo nel 2000 ad opera di Kevin Mahoney e Ben Gilmore, che rimasero in parete 7 giorni. Nel medesimo anno arrivò il record di velocità, intoccato fino ad oggi, in 60 ore di Steve House, Mark Twight e Scott Backes. In totale sono 10 le ripetizioni della diretta slovacca.

La prima ripetizione italiana è stata realizzata dai Ragni di Lecco David Bacci e Luca Moroni nel 2017.

La prima ripetizione femminile è del 2018 a firma di Chantel Astorga e Anne Gilbert Chase.

Un’interessante salita è stata anche quella dei giapponesi Katsutaka Yokoyama, Yusuke Sato e Fumitaka Ichimura che nel 2008 hanno concatenato l’Isis Face e la diretta slovacca.

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2 Commenti

  1. Leggo: “Spero che alcuni amici in un paio di settimane possano salirlo più velocemente!”
    Le condizioni devono essere eccezionali e la traccia come altre volte dovrebbe rimanere ?!?!?!

    Che gamba per andare così, a quasi 140 all’ora !!!

  2. Dai alpinisti 3.0 non vorrete lasciare a lungo imbattuto questo record? Sicuramente si può fare in 21 ore e34 minuti!
    Da parte mia a 61 anni faccio mio il concetto :
    ” più Guinness che primati.”

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