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5 musei di montagna da scoprire sulle Alpi

Ogni anno, il 18 maggio, si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dei Musei (IMD, International Museum Day). Ricorrenza introdotta nel 1977, nel corso dell’Assemblea Generale dell’International Council of Museums (ICOM) di Mosca, allo scopo di avvicinare la collettività ai musei, scrigni di memoria, individuale e collettiva. “L’obiettivo della Giornata Internazionale dei Musei – si riporta sul sito dell’ICOM Italia – è avere consapevolezza del fatto che i Musei sono un importante mezzo di scambio culturale, arricchimento delle culture e sviluppo di comprensione reciproca, cooperazione e pace fra i popoli”. Ogni anno viene scelto un tema, attorno al quale programmare eventi e attività. Per il 2022 il tema prescelto è “The Power of Museums”, la forza dei musei. Per l’occasione vi portiamo alla scoperta di 5 musei da non perdere lungo l’arco alpino, in cui la potenza della cultura si mescola a quella della montagna.

Lumen

Il Lumen è un museo molto giovane, inaugurato in Dolomiti nel 2018. Si tratta di un museo della fotografia di montagna, nato da un progetto dell’architetto Gerhard Mahlknechte. Sorge in posizione panoramica a quota 2265 metri, nell’ex stazione della Kronplatz a monte della funivia di Plan de Corones, comprensorio sciistico in Val Pusteria, Alto Adige. La struttura offre 1800 metri quadri di spazi espositivi, distribuiti su quattro piani, una sala da 200 posti per conferenze e seminari, un bookshop e un ristorante panoramico, l’AlpiNN. Le esposizioni, in parte permanenti, raccontano la storia della fotografia di montagna, dalle origini ai giorni nostri, spaziando da fotografie storiche a innovazioni digitali. La stagione estiva di visita prenderà il via il prossimo 1 giugno.

Maggiori informazioni: www.lumenmuseum.it

Museo delle Alpi – Forte di Bard

Il Museo della Alpi è uno spazio museale all’avanguardia realizzato all’interno del Forte di Bard, al primo piano per la precisione. Lo si raggiunge mediante una “ascesa in quota”, mediante ascensori esterni di cristallo che conducono dal borgo medievale di Bard, ai piedi della fortezza, fino alla rocca. Il Museo nasce per raccontare la montagna come ambiente vissuto e trasformato dalla mano dell’uomo. Un museo adatto a tutte le età che accompagna il visitatore in un racconto da vivere con tutti e 5 i sensi, nello spazio e nel tempo, allo scopo di educare, divertire e immergersi nella cultura alpina. Sono ben 25 le sale espositive di cui si compone il percorso, suddiviso in tre sezioni pensate per condurre lo spettatore alla scoperta delle Alpi. Tanti i temi toccati dal percorso espositivo, dalla civiltà alpina, alla flora, alla fauna, al clima, alla genesi della catena alpina, fino ad arrivare alle trasformazioni che la montagna ha subito per mano dell’uomo in epoca moderna. Accanto alla mostra permanente vi sono sale dedicate a mostre temporanee.

Maggiori informazioni: www.fortedibard.it (sezione  “Musei”)

Messner Mountain Museum

Il Messner Mountain Museum non è precisamente un Museo ma un circuito costituito da 6 poli museali distribuiti tra Sudtirolo e Bellunese. Il cuore del circuito è rappresentato dal “Firmian”, museo che si sviluppa tra le mura di Castel Firmiano, offrendo al visitatore un percorso espositivo dedicato al rapporto tra uomo e montagna. “Corones” è il polo situato sul Plan de Corones (2.275 m), dedicato all’alpinismo tradizionale. Troviamo poi il Dolomites”, sul Monte Rite (2.181 m), detto anche “museo delle nuvole”, ospitato in un forte della Grande Guerra restaurato, dedicato all’elemento “roccia” e alla storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico.

Quarto polo è rappresentato da “Juval”, ospitato nell’omonimo castello posizionato su un’altura della val Venosta e dedicato al “mito” della montagna, al concetto di sacralità che le vette assumono per molti popoli in tutto il mondo. Quinto museo del circuito è il “Ripa”, ospitato nel Castello di Brunico, sulla collina a sud del capoluogo della val Pusteria e circondato da masi, dedicato ai popoli della montagna. Il termine deriva dalla lingua tibetana: “ri”, montagna e “pa”, uomo. Infine “Ortles”, museo situato a Solda (BZ) a 1.900 m di quota, ai piedi della vedretta dell’Ortles, è dedicato al ghiaccio e all’oscurità e richiama nella sua stessa struttura architettonica i crepacci di un ghiacciaio.

Maggiori informazioni: www.messner-mountain-museum.it

Museo della Grande Guerra in Marmolada

A Rocca Pietore (BL) è possibile fare un salto indietro nel tempo nel Museo della Grande Guerra in Marmolada. Riconosciuto come il museo più alto d’Europa, è stato realizzato a 3000 metri di quota e vi si accede utilizzando gli impianti di risalita attivi sia in inverno che in estate (dal 18 giugno 2022 al 18 settembre 2022). Non è un caso che un Museo dedicato alla Prima Guerra Mondiale sia stato realizzato in Marmolada. Il gruppo montuoso più alto delle Dolomiti, è infatti divenuto scenario di guerra tra il 1915 e il 1917. Il Museo nasce per conservare la memoria degli innumerevoli caduti tra le sue rocce.

Nel primo conflitto mondiale, per la prima volta le Alpi divennero terreno di battaglia. Conquistare posizioni strategiche tra vette e ghiacciai assicurava il controllo delle valli. Furono pertanto costruiti strade e sentieri per rifornire le truppe in alta quota. Laddove non era possibile realizzare strada, i materiali venivano portati a spalla o dorso di mulo. Si costruirono anche teleferiche, manuali e a motore, così da raggiungere anche le aree più impervie. Resti delle strutture lignee realizzate in quota riemergono tuttoggi dai ghiacci.

L’idea di dedicare a questo triste capitolo della storia delle Alpi un Museo nasce per merito di due personaggi: il Dr. Mario Bartoli (ideatore) e il Dr. Bruno Vascellari (finanziatore). Inaugurato il 9 giugno 1990, è stato sottoposto a una ristrutturazione ex novo nel 2015, in occasione del Centenario della Grande Guerra. Si è optato anche per un cambiamento espositivo, ampliando l’offerta ai visitatori dalla semplice mostra di cimeli, reperti, armi, divise e documenti a un percorso interattivo, multimediale e multisensoriale che consenta di viaggiare nello spazio e nel tempo, vivendo la sensazione dell’ambiente della guerra.

Per maggiori informazioni: www.museomarmoladagrandeguerra.com

Museo Nazionale della Montagna

Sulla collina della città di Torino, con una vista panoramica sulle Alpi, sorge l’antico Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”. L’idea di realizzare un museo sul Monte dei Cappuccini nacque nel lontano 1874, tra i primi soci del Club Alpino Italiano, nato da un decennio proprio a Torino. É una lunga storia quella del Museomontagna, divenuto oggi un polo culturale che opera sia a livello nazionale che internazionale.  Accanto a una esposizione permanente, il Museo offre la possibilità di visitare numerose mostre temporanee nel corso dell’anno. Oltre alle sale espositive, il Museo vanta anche un’area documentazione, rappresentata dalla Biblioteca Nazionale CAI, il centro documentazione che riunisce la Fototeca, le Raccolte iconografiche, l’Archivio alpinistico e l’Archivio Walter Bonatti, il CISDAE (Centro Italiano Studio Documentazione Alpinismo Extraeuropeo) e la Cineteca Storica e Videoteca, che raccoglie e conserva pellicole e video relativi alla montagna, all’alpinismo e all’esplorazione.

Maggiori informazioni: www.museomontagna.org

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Un commento

  1. se non mi sbaglio Messner ha un altro piccolo museo ,molto bello a Cibiana di Cadore .
    il nome è campo base.
    un saluto

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